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Pensioni, i "maxi tagli" del governo Conte per vedovi e invalidi

Cristina Agostini
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Come regalo per il 2020 il governo Conte ha ben pensato di tagliare le pensioni a vedovi e invalidi quando superano determinate soglie rispetto alle pensioni minime di importo pari a 515 euro mensili. Oltre al mancato adeguamento al tasso di inflazione delle pensioni superiori al minimo. Leggi anche: La missione ammazza-M5s,"Ora diamoci una risposta": Bellanova, su cosa salta tutto I tagli, riporta Il Giornale, vanno dal 25%, al 40% e al 50% e pesano sulle fasce più deboli. Le vedove e i vedovi e gli invalidi se hanno un reddito mensile superiore a 2000 euro, non hanno diritto al rispetto del loro status di persone, che hanno perso una parte di sé medesime: nel proprio corpo o nella propria vita coniugale. In particolare, il taglio per chi ha altri redditi superiori a 2.060 euro mensili è del 25%, sale al 50% se superano i 2.575 euro mensili. Nel caso delle pensioni delle vedove e dei vedovi il taglio è del 25% nel caso di redditi che superano di 4 volte il minimo, come per gli assegni di invalidità, ma del 40% anziché del 50% quando si tratta di redditi di più di 5 volte il minimo. Insomma una macelleria.

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