Detrazioni fiscali, caos sopra i 4mila euro: chi rischia di vedere i soldi in ritardo

di Andrea Tempestinidomenica 15 giugno 2014
Detrazioni fiscali, caos sopra i 4mila euro: chi rischia di vedere i soldi in ritardo
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Un nuovo pasticcio del Fisco: questa volta sulle detrazioni. In particolare si parla del 730, negli ultimi anni preferito al Modello Unico per la possibilità di ottenere nel giro di un mese i rimborsi in busta paga per i crediti delle detrazioni. Quest'anno però per il modello 730 c'è una amara novità per chi ha crediti superiori a 4mila euro: se il contribuente usufruisce delle detrazioni non otterrà subito il rimborso, ma dovrà attendere che l'Agenzia delle Entrate effettui dei formali controlli sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia o per crediti di imposta che derivano da dichiarazioni degli anni precedenti. Il Fisco assicura che entro sei mesi al domicilio del residente verrà inviato un assegno con quanto dovuto. Ma sei mesi, ammesso che il termine venga rispettato, non sono pochi. L'intricata norma - Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, una stima di chi potrebbe essere interessato dalla sgradevole novità non è così semplice: dovrebbe trattarsi di circa mezzo milione di contribuenti. Altri dubbi derivano dal fatto che la norma che ha tagliato il rimborso immediato per crediti superiori ai 4mila euro sia piuttosto contorta da interpretare. Si tratta dei commi 586 e 587 dell'articolo 1 della legge di Stabilità 2014, dove si spiega che l'Agenzia delle Entrate "effettua controlli preventivi, anche documentali, sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia in caso di rimborso complessivamente superiore a 4mila euro, anche determinato da eccedenze d'imposta derivanti da precedenti dichiarazioni". Nel mirino - Alla lettera, sembrerebbe che i controlli e il seguente rischio di ritardi riguardi tutte le eccedenze superiori ai 4mila euro. Ma ufficiosamente le Entrate hanno spiegato che chi non ha carichi di famiglia o crediti precedenti di imposta non dovrebbe scontare ritardi, perché non sarà necessario alcun controllo straordinario sulla sua dichiarazione. Dunque, a dover attendere potrebbero essere i separati e i divorziati, ossia chi ha carichi di famiglia pendenti. Oppure chi ha precedenti crediti d'imposta, per esempio quelli spalmati su più anni per la detrazione fiscale di cui si gode per la ristrutturazione della prima casa (sempre, bene ricordarlo, che lo Stato sia debitore nei vostri confronti di una cifra dai 4mila euro in su).