Turismo: boom di quello religioso, 300 mln nel mondo e 3,6 in Italia

domenica 8 dicembre 2013
Turismo: boom di quello religioso, 300 mln nel mondo e 3,6 in Italia
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Roma, 3 dic. (Adnkronos) - Un vero e proprio boom. Il turismo religioso vive una grande fase di espansione: coinvolge ogni anno, a livello mondiale, circa 300milioni di pellegrini di tutte le fedi e, in Italia, riguarda circa 3,6milioni di persone. Dati contenuti nel volume 'Io Cammino in Italia. Studio per la valorizzazione delle vie Francigene in Italia', presentato oggi, al Mibac, nel corso da monsignor Liberio Andreatta, vice presidente dell'Opera Romana Pellegrinaggi, da Flavia Maria Coccia e Alessandra Nacca, che hanno coordinato il contributo e dal Capo Gabinetto del ministero, Marco Lipari. Il turismo religioso è un settore in grande espansione che però, in Italia, manca di un coordinamento in grado di 'fare sistema'. Una fragilità segnalata proprio nella ricerca che illustra il primo studio sui Cammini, le vie seguite in passato dai pellegrini che raggiungevano i luoghi di culto, come quello di Santiago de Compostela in Spagna, attraversando l'Europa e l'Italia. Il volume realizza una mappatura completa e traccia un quadro di opportunità e di interventi necessari per la loro valorizzazione, sia dal punto di vista religioso sia sotto profilo turistico. La ricerca, nata dal lavoro dell'Opera Romana Pellegrinaggi, offre nel dettaglio un quadro delle criticità e dei punti di forza. I cammini, ha spiegato Coccia, "sono un'opportunità di sviluppo per il turismo in Italia. Ma riscontriamo una proposta frammentaria. C'è bisogno di un'organizzazione a livello territoriale in grado di mettere in campo un approccio sistemico". Una necessità, quella di un maggiore coordinamento, evidenziata anche da monsignor Andreatta: "Quando vado nelle Fiere -ha ricordato- trovo sempre gli uffici dell'Enit, quelle delle province e quelle delle regioni. Ma manca il coordinamento, un ufficio capace di fare sistema. Non è vero che i soldi non ci sono, ma si spendono male e in tanti rivoli. Abbiamo perso il senso del nostro patrimonio e non siamo più in grado di valorizzarlo. Il ministero dovrebbe svolgere meglio un lavoro di connessione e coordinamento tra le varie strutture territoriali. Ci si mette in cammino -ha concluso Andreatta- per motivi sportivi, ambientali, religiosi, turistici. Spesso si fa un pellegrinaggio per incontrare se stessi. Ma lungo la via si incontrano Dio e gli altri".