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Coronavirus, Piazza Affari a picco: -11%. Lo spread alle stelle: rischio catastrofe finanziaria

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Mentre c'è chi invoca la chiusura della Borsa, Piazza Affari ha fatto molta fatica ad aprire per eccesso di ribasso poi è arrivata a perdere anche l'11 per cento, registrando il calo peggiore dal 2016, dopo il referendum sulla Brexit . A pagare il prezzo maggiore sono i petroliferi, con Eni e Saipem che arretrano più del 20%. 

Lo spread fra Btp e Bund è schizzato fino a 230 punti contro i 178 della settimana scorsa, salvo poi assestarsi in area 212 punti. Balza a 1,28% il rendimento del BTp decennale, dall'1,08% del riferimento della vigilia. Da segnalare che il rendimento del Treasury decennale americano è scivolato temporaneamente sotto lo 0,5%, registrando il calo più marcato dalla prima guerra del Golfo.

In apertura la Borsa di Milano è stata inondata dalle vendite e gran parte dei titoli dell'indice principale non sono riusciti a fare prezzo. Tra i peggiori c'è Saipem con il meno 29 per cento. Hanno invece fatto prezzo finendo in asta di volatilità per cali nell'ordine del 10% Exor, Moncler, Terna, Stm. In negoziazione sono riuscite a entrare soltanto le utilities A2a (-8,8%), Hera (-4,6%) e i farmaceutici Diasorin (5%) e Recordati (-4,5%).

Tonfo in avvio comunque per tutte le principali Borse europee sull'emergenza Coronavirus e il crollo del prezzo del petrolio. Francoforte cede il 7,38% con il Dax a 10.690 punti. Londra perde l'8,54% con il Ftse 100 a 5.910 punti. Madrid è a -5,87% con l'Ibex a 7.884 punti. Parigi stenta a partire.

 

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