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Coronavirus, la crisi dell'Italia secondo Fmi e Goldman Sachs: crollo del Pil e boom di disoccupazione

L'ombra lunga del Fmi

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È molto probabile che l’economia globale conoscerà la peggiore recessione dai tempi della grande depressione del 1929. La stima arriva dagli esperti del Fondo monetario internazionale e l’Italia potrebbe pagare il prezzo più alto alla crisi provocata dal coronavirus: il Pil potrebbe crollare a -9,1% durante l’anno per poi registrare un limitato rimbalzo a +4,8% nel 2021. Soltanto tre mesi fa era prevista per l’Italia una crescita dello 0,5%, ma l’emergenza sanitaria ha stravolto tutto, al punto che la previsione è peggiorata di 9,6 punti. Inoltre, Goldman Sachs ha condotto un’analisi riguardo all’impatto sul mercato del lavoro e ha stimato un aumento all’11,5% del tasso di disoccupazione nell’area dell’euro a metà anno. Le più colpite saranno Spagna e Italia, rispettivamente con un tasso di disoccupazione pari al 23 ed al 17 per cento, mentre il numero di senza lavoro dovrebbe rimanere contenuto in Germania (5%) e di poco inferiore alla media in Francia (10%). Dati che confermano la portata del 'Grande Lockdown': così gli economisti hanno ribattezzato una crisi senza precedenti nella storia. 

 

 

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