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Rutte e Kurz dicono no al Recovery Fund? Colpa di Gualtieri, retroscena pesantissimo: la frase "sfuggita" al ministro Pd

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I paesi frugali stanno dando del filo da torcere anche alle grandi Francia e Germania. La trattativa sul Recovery Fund, infatti, sta diventando per Giuseppe Conte, almeno in termini di aiuti a fondo perduto, un miraggio. E la colpa, stando a quanto riferisce Erik Nielsen, capoeconomista danese di Unicredit, non sarebbe del premier incapace di far sentire la sua voce a Bruxelles. Niente affatto, Nielsen racconta al Corriere di una frase che riecheggia nelle menti dei danesi e degli olandesi, uscita di bocca da niente di meno di Roberto Gualtieri. L'uscita incriminata è quella in cui il ministro italiano dell'Economia indica l'ipotesi di un taglio delle tasse. Taglio che ha mandato su tutte le furie i frugali.

 

 

Il loro pensiero è sostanzialmente il seguente: mentre noi sopportiamo aliquote altissime e gli italiani evadono, il loro governo concederà nuovi sgravi con i nostri soldi attraverso il Recovery Fund. Ma i "piccoli" come Olanda e Austria non sono disposti a indietreggiare sulla questione, tant'è che hanno già deciso di far muro, tutti assieme. Lo stesso Sebastian Kurz, premier austriaco, ha ammesso: "Prima eravamo in quattro, ora siamo in cinque. Solo assieme i piccoli riescono ad aver peso di fronte ai grandi come Francia e Germania.

 

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