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Statali, aumenti fino a 117 euro e interessi arretrati per 1.800 euro al mese: cosa contiene la manovra

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Intesa raggiunta per il rinnovo del contratto dei dipendenti delle Funzioni centrali del pubblico impiego: con l'anno nuovo i dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici troveranno in busta paga un aumento di 117 euro lordi (parametrato per la fascia degli assistenti amministrativi) pari a circa 90 euro netti ma anche nuove regole sul lavoro a distanza e sulle aree professionali. Il contratto che riguarda il triennio 2019-2021 interessa circa 225mila lavoratori. Vengono riconosciuti anche arretrati per circa 1.800 euro al mese. Soddisfazione è stata espressa oltre che dai sindacati anche dal presidente dell'Aran, Antonio Naddeo che parla di «risultato positivo» e dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta che si è detto «felice e orgoglioso» e convinto che la firma faccia da apripista ai rinnovi dei contratti della Sanità e degli Enti locali. Il contratto è stato firmato dai sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil e da Confsal - Unsa, Cisal Confintesa ed Flp - Cgs. Il contratto individua le quattro aree professionali (operatori, assistenti, funzionari ed elevate professionalità) e chiarisce sia i requisiti per essere inseriti in queste aree sia i criteri per il passaggio da un'area all'altra.

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