Cerca
Logo
Cerca
+

L'Espresso, rivolta in redazione contro Elkann: "Sciopero". Dago: "Chi sarà il nuovo direttore". Un caso imbarazzante

  • a
  • a
  • a

Nuovo tassello nel caos L'Espresso. Il proprietario, John Elkann, ha deciso di vendere la storica testata settimanale d'area progressista all'imprenditore Danilo Iervolino, patron della Salernitana. In tutta risposta Marco Damiliano si è dimesso dalla direzione in protesta sia con la scelta (definita "scellerata") sia con le modalità con cui Elkann sta portando a termine l'affare ("L'ho saputo mercoledì dal tweet di un collega", accusa Damilano polemicamente, sottolineando come sia stato rotto il patto di lealtà tra editore e direttore. Al suo posto, scrive Dagospia, dovrebbe arrivare Lirio Abbate. Già firma di punta del settimanale, "autore di numerose inchieste sulle mafie e le collusioni dei politici con i boss". 

 

 

 

Si tratta di capire se la nomina (eventuale) di Abbate sia stata scelta in veste transitoria o sia in qualche modo già concordata con il futuro nuovo proprietario. In ogni caso, la redazione è letteralmente in rivolta contro Elkann. In una nota, il Comitato di redazione dell'Espresso assicura di condividere "pienamente le motivazioni delle dimissioni del direttore Marco Damilano, a cui esprime la sua totale solidarietà e che ringrazia per questi quattro anni insieme". 

 

 


"Esponendosi in prima persona - si legge -, Marco Damilano ha dato risalto a una 'decisione scellerata' che impoverisce il gruppo Gedi e l'intero panorama dell'informazione italiana. Recidere L'Espresso, la radice da cui è nato questo gruppo editoriale, mette a rischio la tenuta di tutta l'azienda", si legge ancora nella nota del cdr."Siamo consapevoli dello stato di difficoltà in cui versa il giornalismo, ma Gedi è nel cuore di questa crisi, come dimostrano i numerosi avvicendamenti al suo vertice e alla guida delle sue principali testate. Un'assenza di strategia che ora si vuole far pagare all'Espresso. Noi giornalisti continueremo a difendere l'identità, l'anima e il ruolo civile, politico e culturale della nostra testata. Per questo la redazione è da oggi in stato di agitazione, e proclamerà le giornate di sciopero necessarie per impedire l'uscita del numero dell'Espresso attualmente in lavorazione", conclude il cdr del settimanale. Una situazione decisamente imbarazzante per Abbate, chiamato subito  a una impossibile mediazione.

 

 

Dai blog