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Bancomat, attenzione alla rivoluzione: quando cambia tutto

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Dopo l'emergenza gas, c'è l'"emergenza contanti". La transizione al digitale (e la tendenza al consolidamento delle banche che procedono a fusioni per abbattere i costi sta infatti causando "il grande declino degli Atm", i punti di prelievo di denaro. Stando alle stime citate dal Corriere della Sera, ogni anno se ne perdono circa 600.

 

 

Ecco allora che bisogna fare ricorso ad alternative. Alessandro Zollo, amministratore delegato di Pagobancomat spa, ha ideato un modello "che consentirebbe di rendere per le banche più remunerativo la gestione degli Atm. Immaginando un tetto di 1,5 euro per i clienti su ogni prelievo da una banca diversa da quella dove si detiene un conto corrente e la visualizzazione preliminare della commissione attraverso un’applicazione di circuito".

 

 

Al momento non c'è nulla di ufficiale, visto che "la proposta è attesa alla valutazione dell’Antitrust entro fine novembre, ma se dovesse passare avvierebbe la liberalizzazione del contante. In cui si potrebbe avere denaro, con il Cashback, anche al supermercato o dal benzinaio". Negli altri paesi è già così. Basta pensare al Regno Unito e agli Stati Uniti. Il lato positivo? Ci guadagnerebbero tutti: gli esercenti che si liberano di una parte del denaro e verrebbero remunerati con una piccola commissione e i clienti che potrebbero prelevare ovunque vogliano.

 

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