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Andrea Agnelli fuori da tutto, cosa cambia da oggi (per John Elkann)

Attilio Barbieri
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Andrea Agnelli lascia anche Exor e Stellantis. Dopo aver rassegnato le dimissioni da presidente della Juventus, l'ex numero uno della Vecchia Signora esce dal cda della holding di famiglia e da quello del gruppo automobilistico franco-italiano. «Ho deciso di fare un passo indietro dalle società quotate a cui partecipo come consigliere», ha dichiarato Andrea Agnelli in apertura dell'assemblea della Juventus che concludeva ieri formalmente il suo mandato alla presidenza del club. «È una decisione personale», ha aggiunto, presa però «in accordo con John Elkann, Ajay Banga e Carlos Tavares". I primi due rispettivamente amministratore delegato e presidente di Exor, mentre il manager portoghese è il numero uno di Stellantis. L'onda lunga dell'inchiesta Prisma sui conti della Juventus sta provocando un terremoto nella galassia Elkann-Agnelli. A questo punto resta da capire cosa possa accadere nell'accomandita, la Giovanni Agnelli Bv, società di diritto olandese che raccoglie gli eredi della dinastia Agnelli.

 

 



GUERRA SOTTERRANEA 
Andrea Agnelli lascia anche Exor e Stellantis. Dopo aver rassegnato le dimissioni da presidente della Juventus, l'ex numero uno della Vecchia Signora esce dal cda della holding di famiglia e da quello del gruppo automobilistico franco-italiano. «Ho deciso di fare un passo indietro dalle società quotate a cui partecipo come consigliere», ha dichiarato Andrea Agnelli in apertura dell'assemblea della Juventus che concludeva ieri formalmente il suo mandato alla presidenza del club. «È una decisione personale», ha aggiunto, presa però «in accordo con John Elkann, Ajay Banga e Carlos Tavares". I primi due rispettivamente amministratore delegato e presidente di Exor, mentre il manager portoghese è il numero uno di Stellantis. L'onda lunga dell'inchiesta Prisma sui conti della Juventus sta provocando un terremoto nella galassia Elkann-Agnelli. A questo punto resta da capire cosa possa accadere nell'accomandita, la Giovanni Agnelli Bv, società di diritto olandese che raccoglie gli eredi della dinastia Agnelli. GUERRA SOTTERRANEA Le dimissioni di Andrea da Exor e Stellantis avranno effetto dalle prossime assemblee delle rispettive società, ma chiudono una guerra sotterranea durata decenni che ha diviso la famiglia: da una parte quanti si identificavano nell'Avvocato Agnelli, dall'altro gli "umbertiani", che auspicavano la leadership di Umberto Agnelli, padre di Andrea. Lo scontro ha coinvolto la Le dimissioni di Andrea da Exor e Stellantis avranno effetto dalle prossime assemblee delle rispettive società, ma chiudono una guerra sotterranea durata decenni che ha diviso la famiglia: da una parte quanti si identificavano nell'Avvocato Agnelli, dall'altro gli "umbertiani", che auspicavano la leadership di Umberto Agnelli, padre di Andrea. Lo scontro ha coinvolto la Giovanni Agnelli Bv, dove però le posizioni sono chiare: John Elkann insieme ai fratelli Lapo e Ginevra tramite la Dicembre controlla il 38%, mentre gli eredi di Umberto sono all'11,85%. Il ruolo nella Juventus e l'inaspettata nomina di Andrea nel cda di Stellantis ad inizio 2021, avevano mantenuto le acque calme all'interno dell'accomandita, cui fa capo il 52% di Exor e l'85% dei diritti di voto. Ora tutto cambia. Gli "umbertiani" perdono la posizione con maggiore visibilità mediatica, il vertice della Juventus. E Andrea lascia gli incarichi che gli consentivano di sedere nelle stanze dei bottoni di Exor e Stellantis. 

 


BILANCI E PLUSVALENZE 
La scelta di Andrea da un lato aumenta ulteriormente il peso di John Elkann e dall'altro apre a possibili scenari alternativi nella piramide di controllo. Se per la Juventus cade l'ultimo argine all'ingresso di soci di capitale nella compagine azionaria, potrebbero cambiare pure gli assetti nell'accomandita. Molto dipenderà dalla difesa di Andrea nel procedimento avviato dalla procura di Torino, ma che potrebbe essere in parte dirottato a Milano, per quanto attiene le comunicazioni sociali, contestate dai magistrati. Si deciderà il 27 marzo, nell'udienza preliminare. L'ex presidente bianconero, infatti, non intende mollare di un millimetro e cercherà di dimostrare la bontà delle decisioni prese su bilanci e plusvalenze dal 2018 al 2021. «Avendo chiuso una parte così importante della mia vita, la mia volontà è voltare pagina, con una pagina bianca cui dedicare la mia passione», ha spiegato, Andrea durante l'assemblea dei soci della Juventus, all'addio dopo quasi 13 annidi presidenza. Intanto il titolo della società bianconera a Piazza Affari ha chiuso in calo dello 0,81%, a 0,34 euro. Ieri il nuovo cda ha avuto l'investitura ufficiale dell'assemblea.

 

Presidente è Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino amministratore delegato. La scelta di Andrea da un lato aumenta ulteriormente il peso di John Elkann e dall'altro apre a possibili scenari alternativi nella piramide di controllo. Se per la Juventus cade l'ultimo argine all'ingresso di soci di capitale nella compagine azionaria, potrebbero cambiare pure gli assetti nell'accomandita. Molto dipenderà dalla difesa di Andrea nel procedimento avviato dalla procura di Torino, ma che potrebbe essere in parte dirottato a Milano, per quanto attiene le comunicazioni sociali, contestate dai magistrati. Si deciderà il 27 marzo, nell'udienza preliminare. L'ex presidente bianconero, infatti, non intende mollare di un millimetro e cercherà di dimostrare la bontà delle decisioni prese su bilanci e plusvalenze dal 2018 al 2021. «Avendo chiuso una parte così importante della mia vita, la mia volontà è voltare pagina, con una pagina bianca cui dedicare la mia passione», ha spiegato, Andrea durante l'assemblea dei soci della Juventus, all'addio dopo quasi 13 annidi presidenza. Intanto il titolo della società bianconera a Piazza Affari ha chiuso in calo dello 0,81%, a 0,34 euro. Ieri il nuovo cda ha avuto l'investitura ufficiale dell'assemblea. Presidente è Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino amministratore delegato. 

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