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Parrucca detraibile per i malati

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Fisco: "Serve ad alleviare una condizione di grave disagio psicologico"

Eleonora Crisafulli
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Per chi ricorre alla chemioterapia, la parrucca può essere considerata un presidio medico. Lo ha stabilito l'Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 9/E di oggi: «La parrucca può rientrare tra le spese sanitarie detraibili se serve a rimediare al danno estetico provocato da una patologia e ad alleviare una condizione di grave disagio psicologico nelle relazioni della vita quotidiana». In tal caso, infatti, svolge una «funzione sanitaria a tutti gli effetti e può essere considerata a pieno titolo come un qualsiasi dispositivo medico destinato dal produttore a essere usato per attenuare malattie o lesioni umane e messo in commercio con queste finalità». Sarà dunque possibile inserire l'oggetto tra le spese sanitarie e detrarne il 19% del prezzo dall'Irpef. Nel caso preso in esame dalla risoluzione la parrucca è stata inclusa tra gli oneri sanitari detraibili perché utilizzata da una paziente per attenuare il disagio legato alla caduta dei capelli, provocata dai trattamenti chemioterapici.

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