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Investimenti, per non perdere la bussola bisogna conoscere i legami

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Gestione soldi

Manuela Donghi
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 La finanza è un percorso. Noi scegliamo dove andare e quale via prendere a un bivio, ma dopotutto, se ci pensiamo bene, tutte le strade sono collegate tra di loro. Il concetto ci porta al nuovo argomento da inserire nel nostro glossario finanziario, nonché a una tecnica previsionale dei mercati finanziari: l’analisi intermarket. Ecco la definizione semplice e classica: con questa espressione si intende l’analisi dei rapporti e delle correlazioni tra i diversi mercati. Per esempio quello obbligazionario, azionario, delle materie prime o delle valute. L’analisi intermarket, in realtà, ci dice anche di più: che tutti i mercati, finanziari, non finanziari, nazionali, internazionali, sono per qualche motivo legati tra loro. Appunto, interconnessi, come si diceva poco sopra. Se noi osserviamo e analizziamo i mercati globali, possiamo renderci conto che molto spesso, i movimenti che si realizzano, sono dovuti alla combinazione di eventi che vanno a coinvolgere settori finanziari differenti, ma che sono tra loro correlati. Conoscere queste relazioni permette di comprendere in modo approfondito la struttura del mercati. Per esempio, si possono considerare azioni e obbligazioni, oppure valute e materie prime, quindi strumenti finanziari diversi, e scoprire quali sono gli aspetti che li “avvicinano”.

DOLLARO E GREGGIO
Esempio tipico è l’interconnessione tra l’andamento del mercato del petrolio e quello del dollaro americano: il petrolio è quotato in dollari, quindi se la valuta americana si indebolisce, sarà uno stimolo per chi vuole comprare petrolio, avendo un esborso minore nel cambio della propria moneta. Il concetto di analisi intermarket è stato introdotto per la prima volta dall’analista John Murphy, nel suo libro "Trading with Intermarket Analysis". Secondo Murphy, i trader possono trarre reale beneficio dallo studio delle relazioni tra diverse classi di attività. È presto spiegato il motivo: molto spesso un’inversione di mercato su un determinato strumento, può fornire un segnale anticipatore su un altro mercato che è correlato a esso.

 

 

SEGNALI
Se si riescono a comprendere e a raccogliere in anticipo i segnali, i trader e gli operatori finanziari, statisticamente parlando, potrebbero avere un vantaggio che darebbe loro maggiori possibilità di profitto. Come si fa l’analisi intermarket? Con i dati disponibili, i confronti di grafici o un foglio di calcolo, e parte da un approccio che fa riferimento ai principi dell’analisi tecnica, ossia (piccolo ripasso), lo studio dell'andamento dei prezzi dei mercati attraverso metodi grafici. Occorre dire, inoltre, che l'approccio all'analisi intermarket è oggi facilitato grazie alle numerose piattaforme online (anche gratuite), che consentono di visionare su un unico grafico vari asset (strumenti) sovrapposti, così da poter giudicare “a occhio” e in modo veloce se alcuni di questi si muovono in maniera correlata o opposta. Qualcuno si sta chiedendo se sia più valida l’analisi tecnica o quella intermarket? Ebbene... Da sapere: non si escludono assolutamente l’una con l’altra, ma si completano a vicenda. In generale, l’analisi intermarket è utile quando l’analisi tecnica classica fornisce letture divergenti su un secondo strumento che risulta essere correlato al primo in maniera diretta. Quindi, attraverso l’intermarket il compito risulta più “semplice”.

 

 

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