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Borsa, per non sbagliare fate sempre il contrario di quello che pensano tutti

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Buddy Fox
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È nato prima l’uovo o la gallina? Un rompicapo ancestrale che ci accompagna dall’antichità dalla cui soluzione dipendeva pure la nostra sopravvivenza. Oggi che è il denaro a accompagnare la nostra esistenza il dilemma che ci consuma e obnubila il giudizio e le scelte è: sono le notizie a condizionare i prezzi o il contrario? Anche nessuno è stato capace di dare una risposta precisa. La domanda s’è riproposta in questi giorni, dopo i fatti di cronaca accaduti nel weekend, dove a ogni movimento delle truppe Wagner, seguiva un diverso scenario o ipotesi sui mercati. Dite la verità, quante volte avete cambiato idea in 48 ore?

Quanti i rimpianti per non aver venduto tutto venerdì, o aver comprato troppo poco? Il risultato di lunedì è stato un nulla di fatto, le borse aprono sullo zero, segue una leggera correzione, ma è sul finale che arriva la sorpresa: tutti i listini europei chiudono col segno più. I media hanno rincorso le oscillazioni, prudenza alle prime luci dell’alba, coraggio al tramonto, quasi come il rialzo avesse rassicurato il mondo, in Russia abbiamo solo scherzato, tra l’altro per non disturbare, s’è litigato a borse chiuse. Sono le notizie che condizionano i prezzi o il contrario? Secondo i trader la questione non si pone, vivono di analisi tecnica e algoritmi, tutto il resto è rumore.

 

Banchieri e economisti ormai vivono alla giornata, seguono i dati quindi le notizie, ma i prezzi avendo raggiunto un’emancipazione, si fanno beffe di loro. Per i media invece, senza scomodare Newton, tutto dovrebbe avere una logica quasi meccanica, alle notizie positive dovrebbero seguire prezzi positivi e il contrario. Chi muove il denaro non la pensa così, usando metodi di giudizio lontani dal senso comune. L’abbiamo visto nel caso recente col conflitto tra Russia Ucraina, una guerra che ha innescato la discesa sui mercati, al contrario l’invasione Usa dell’Iraq nel 2003, aprì il recinto per una gran corsa del toro. Curiosità, in entrambi i casi ci fu una forte impennata dei prezzi dell’energia ma con impatto diverso sull’inflazione. Prezzi e notizie, chi comanda? Qualcuno diceva “follow the money” e capirai dove va il mercato. In quasi 30 anni di borsa ho capito una cosa, le notizie sono solo la scusa per scatenare un movimento che è già in essere, il problema è capire la direzione. Un suggerimento, fate il contrario di quello che pensa la massa, come nell’ultimo rialzo, dove la maggioranza sta ancora aspettando la correzione per comprare, nemmeno Prigozhin è riuscito ad aiutarli. FUZZY: a volte le certezze le trovi nei prezzi e quei 28K di indice sono un ostacolo anche psicologico, possibile che venga superato proprio d’estate? [email protected] 

 

 

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