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Pnrr, schiaffone a gufi e sinistra: "Ok alla terza rata"

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Via libera all'esborso della terza rata del Pnrr italiano da 18,5 miliardi di euro. La notizia, diffusa da fonti Ue, vede il Comitato economico e finanziario del Consiglio smentire gufi e sinistra. a prima richiesta di pagamento dell'Italia della terza rata era stata presentata a fine 2022 e dopo un lungo iter a fine luglio è arrivato il via libera della Commissione con l'ok a trasferire sulla quarta rata alcuni degli obiettivi originariamente e relativi agli alloggi per studenti.

Nella riunione del Comitato – composto dai rappresentanti di tutti i 27 ministeri delle Finanze – è stato esaminato il caso Italia. Risultato? È stata approvata la valutazione preliminare della Commissione circa il rispetto di 54 dei 55 obiettivi concordati per il pagamento della terza rata. Manca quello sugli alloggi universitari, appunto, che il governo ha chiesto di spostare sulla quarta rata, trasformandolo in un obiettivo intermedio. Una soluzione che comporta anche lo spostamento di circa cinquecento milioni di euro sulla quarta rata. La Commissione e l’Italia hanno comunque dovuto spiegare il motivo di tale scelta ai partner, che hanno accolto le giustificazioni. 

Intanto, stando a La Stampa, i membri del Comitato economico e finanziario avrebbero chiesto informazioni sull’impatto del Pnrr sul Pil, sull’accelerazione della spesa pubblica e sui meccanismi di controllo sull’uso dei fondi. Una cosa è certa: la sinistra, con il via libera, viene zittita. Solo qualche giorno fa Elly Schlein accusava il governo e i governatori di far prevalere gli interessi di partito. E ancora: "La verità è che si stanno sottraendo fondi allo sviluppo, alla buona impresa e al lavoro di qualità".

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