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Bce, tassa sugli extraprofitti? "Non per risanare il bilancio": attacco al governo

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E adesso la Bce scendi in campo per mettere nel mirino il governo italiano. Già da qualche mese facciamo i conti con i continui rialzi dei tassi che hanno piegato la capacità di spesa delle famiglie impegnate a pagare rate fuori controllo dei mutui, adesso l'EuroTower punta il dito contro la norma sugli extraprofitti che porterebbe risorse fresche nelle casse dello Stato: "La Bce sottolinea che l’imposta straordinaria inciderà in particolar modo sugli enti meno significativi, che tendono a concentrarsi maggiormente sull’erogazione del credito, mentre gli enti significativi tendono ad avere una proporzione più elevata di reddito basato sulle commissioni", fa sapere in una nota l'EuroTower.

Francoforte osserva come "la base sulla quale sarebbe stabilita l’imposta straordinaria non prende in considerazione l’intero ciclo economico e non comprende, tra l’altro, le spese operative e il costo del rischio di credito. Di conseguenza, l’ammontare dell’imposta straordinaria potrebbe non essere commisurato alla redditività a più lungo termine di un ente creditizio e alla sua capacità di generare capitale".

 

 

Spiegando le preoccupazioni per gli istituti più piccoli la Bce segnala come "per effetto dell’applicazione generale dell’imposta straordinaria, gli enti creditizi che hanno minore solvibilità, o che sono maggiormente concentrati sull’erogazione del credito (quali le banche di piccole dimensioni) oppure che hanno proiezioni patrimoniali impegnative potrebbero vedere ridotta la loro capacità di assorbire potenziali rischi al ribasso di una recessione economica". Insomma la Bce mette bocca sulla norma varata dal governo Meloni. Lo scontro adesso è aperto. 

 

 

 

 

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