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Gruppo FS Italiane, 20mila nuove assunzioni per rivoluzionare la mobilità

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Luigi Merano
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Ingegneri, tecnici, operai. Un programma di 20 mila assunzioni nei prossimi 5-6 anni «per cambiare – usando le parole di Luigi Ferraris, amministratore delegato del Gruppo FS Italiane – la mobilità del Paese». Giovani che favoriranno il ricambio generazionale in Ferrovie, con un’età media già in calo negli ultimi anni, e che «permetteranno – ha spiegato Ferraris – all’azienda di accelerare il cambiamento di mentalità». L’Ad del Gruppo FS è intervenuto da remoto nel corso dell’evento Digit’Ed Fast Forward 2023 nell’ambito del panel “Capitale Umano: risorsa strategica e nuova frontiera della competitività”, insieme all’AD di Acea Fabrizio Palermo, all’AD di Marcegaglia Holding Emma Marcegaglia e a Padre Benanti, Professore Pontificia Università Gregoriana. «La nostra azienda – ha spiegato Ferraris - ha centocinquant’anni di vita ed oggi è un operatore multimodale che opera su più settori: dalla logistica, alle infrastrutture e dal trasporto passeggeri a quello merci. La nostra missione è ammodernare un settore dei trasporti che nel nostro paese viaggia ancora su infrastrutture che hanno settanta anni di vita e per riuscire non possiamo non coinvolgere e includere le nostre ottantasei mila persone».

ASSUNZIONI
Le nuove assunzioni – già nel 2022 sono state assunte oltre 9 mila persone- riguarderanno soprattutto Trenitalia, la società del trasporto passeggeri ma anche il trasporto merci e la progettazione e realizzazione delle opere infrastrutturali. FS infatti sta portando avanti un piano industriale da 200 miliardi di investimenti per i prossimi 10 anni, con RFI, gestore dell’infrastruttura ferroviaria, che è la principale stazione appaltante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. «Abbiamo avuto un grande innesto di giovani altamente specializzati e diplomati e dobbiamo lavorare per farli sentire parte di un progetto – ha ribadito Ferraris Abbiamo bisogno anche di chi lavora da tempo sul campo e di non lasciare indietro i meno giovani per non creare uno strappo all'interno dell'ecosistema dell'azienda.

 



Questo si può fare attraverso un lavoro di squadra». La grande sfida, ha osservato ancora Ferraris, «per un gruppo come il nostro, che ha 86mila dipendenti, di cui 10 mila all'estero, è come includere le persone e creare un'identità di gruppo. L'azienda oggi deve operare come un gruppo integrato e la sfida è coinvolgere le persone per spiegare loro cosa stiamo facendo e dove stiamo andando». Quindi ha concluso: «Se non riusciamo a raggiungere i nostri dipendenti anche nelle sedi più remote con messaggi che ha il gruppo diventa difficile. Oggi bisogna sviluppare un percorso di comunicazione capillare per fare in modo che tutti si sentano parte del progetto».

 



Attualmente FS muove circa 10 mila treni al giorno, gestendo un’infrastruttura ferroviaria di 17 mila chilometri di ferrovie e 32 mila chilometri di strade. Il Piano industriale decennale punta a rendere le infrastrutture ferroviarie e stradali più sostenibili, accessibili,® integrate efficacemente fra loro e resilienti, incrementandone la dotazione anche per ridurre il gap tra nord e sud del Paese, oltre che aumentare il grado di autonomia energetica del Gruppo attraverso fonti rinnovabili e contribuire così, anche in questo settore, alla transizione ecologica.

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