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Tassa di successione, arriva la svolta: snellimento delle procedure in vista

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Il governo è al lavoro sul tema delle tasse, il più caro agli italiani: successioni donazioni e regole più semplici. Questi sono i principali dossier su cui ora sta lavorando il Ministero dell'Economia e che ha riportato il viceministro Maurizio Leo, intervenuto ieri al XIII Forum One Fiscale “L’attuazione della delega fiscale in materia di operazioni straordinarie e accertamento”, organizzato da Wolters Kluwer, sulle prossime tappe nel percorso dell’attuazione della legge di riforma fiscale.

Uno dei capitoli più corposi interesserà l’imposta di successione e quella sulle donazioni. L’ipotesi di lavoro è quella di eliminare l'imposta supplementare lasciando la principale e complementare, introducendo l’autoliquidazione dell’imposta. Sul tema copertura finanziaria, Leo ha segnalato che le risorse necessarie devono provenire dal concordato preventivo, strumento su cui il Governo punta in maniera significativa se non essenziale per proseguire sul capitolo della riduzione delle imposte per il ceto medio e cioè come ha avuto modo di indicare il viceministro per coloro che hanno un reddito lordo oltre i 55 mila euro.

 

A oggi in Italia tassa di successione ordinaria dell’8% per i beni devoluti a soggetti terzi, che scende al 6% per quelli destinati a parenti fino al quarto grado o affini in linea retta e linea collaterale fino al terzo grado. Per i beni devoluti a favore di fratelli e sorelle, l’aliquota resta sempre al 6%, ma solo per i patrimoni superiori ai 100 mila euro. Infine, per le eredità in linea retta, quindi per figli e figlie, e a favore del coniuge, l’aliquota si restringe ancora arrivando solo al 4% e si applica unicamente ai patrimoni superiori al milione di euro. 

 

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