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Meta si vendica dello stop Ue: niente Intelligenza artificiale

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Il gigante dei social media Meta, azienda che fa capo a Mark Zuckerberg, ha stoppato per il momento il progetto sull’Intelligenza Artificiale (da qui in avanti AI) in Europa. E rinvierà il lancio del suo nuovo software di AI a seguito delle preoccupazioni delle agenzie di protezione dei dati. In un post sul blog della società, infatti nelle scorse ore è stato spiegato che la Irish Data Protection Commission (Dpc) - l’autorità irlandese per la protezione dei dati che funge da riferimento a Meta nell’Ue - ha chiesto alla società di rinviare l’addestramento dei modelli di AI portato avanti con l’utilizzo di post disponibili al pubblico su Facebook e Instagram. Grazie al software Meta AI- progettato per creare testi ed immagini e rispondere così alle domande degli utenti- il gruppo punta a competere con altri programmi come il chatbot ChatGPT.

Meta s’è detta particolarmente “delusa” dalla richiesta avanzata dalla Dpc soprattutto visto che lo considera «un passo indietro per l’innovazione europea, la concorrenza nello sviluppo dell’AI e che porterà ad ulteriori ritardi nel portare i benefici dell’AI ai cittadini europei». Già da mesi i top manager di Meta avevano avvertito del progetto la Dpc, ribadendo che stavano portando avanti un «approccio conforme sia alle leggi sia anche ai regolamenti Ue».

 

 

I vertici della società hanno poi sottolineato come senza questa “formazione” che per il momento gli è stata impedita di fare, per ora non è possibile offrire agli utenti in Europa un’esperienza di alto livello. Con l’occasione Meta ha poi voluto ribadire di essere l’unica azienda a condurre un addestramento dei modelli di AI sottolineando di essere «più trasparente di molti degli omologhi del settore». 

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