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Se Amazon sceglie l'atomo per avere energia pulita: la lezione del colosso

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Vittoria Leoni
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Seguendo l’esempio di Microsoft e Google, nelle scorse ore anche il colosso di Seattle (Washington) ha deciso di scommettere sul nucleare per alimentare le proprie strutture che hanno sempre più bisogno di energia elettrica. E così il colosso mondiale dei pacchi, fondato da Jeff Bezos, ha annunciato piani per la costruzione di piccoli reattori nucleari modulari (SMR). Per realizzarli il colosso dell’e-commerce ha siglato tre importanti accordi per lo sviluppo di questi innovative centrali. Per l’operazione Amazon ha investito 500 milioni di dollari per ciascun SMR. I reattori SMR, più compatti rispetto ai loro predecessori tradizionali, hanno il vantaggio di poter essere posizionati più vicino alle reti di distribuzione, di essere costruiti in tempi più rapidi e soprattutto sono considerati più sicuri e meno costosi delle centrali elettriche convenzionali.

«Il nucleare è una fonte sicura di energia priva di carbonio che può aiutarci ad alimentare le nostre attività e a soddisfare la crescente domanda dei nostri clienti, mentre nel frattempo facciamo progressi nell’impegno a emissione nette di carbonio pari a zero entro il 2040» ha dichiarato Matt Garman, l’amministratore delegato di Amazon Web Service. Il primo accordo prevede che Amazon Web Services, società del gruppo che si occupa appunto di cloud computing, collaborerà con Energy Northwest, un consorzio di servizi pubblici dello Stato di Washington, per lo sviluppo di quattro piccoli reattori. Grazie a questo progetto Amazon inizialmente potrà generare circa 320 megawatt, con il potenziale di raggiungere i 960 megawatt. Inoltre X-energy, un’altra azienda partner, fornirà il design avanzato per questi reattori.

Inoltre sulla costa orientale, invece, Amazon sta esplorando la possibilità di sviluppare un progetto SMR in Virginia, in collaborazione con Dominion Energy. Questo potrebbe portare 300 megawatt di potenza nella regione, sfruttando così la vicinanza a una centrale nucleare già esistente. I vertici di Amazon hanno poi sottolineato che questi progetti non soltanto contribuiranno alla strategia energetica del colossoplanetario dei pacchi, ma creeranno anche produrranno pure nuovi posti di lavoro. Energy Northwest, ad esempio, stima che l’accordo genererà 1.000 impieghi temporanei durante la fase di costruzione e circa 100 posizioni permanenti una volta completato l’intero progetto.

Ricordiamo che lunedì, Google ha annunciato che acquisterà energia elettrica dalla start-up americana Kairos Power, anch’essa verrà prodotta da SMR. Il contratto prevede che il primo SMR di Kairos venga messo in funzione entro il 2030, con un ramp-up al 2035. Infine, a fine settembre, Microsoft ha presentato una partnership col gruppo americano Constellation Energy, che prevede la riapertura di un reattore della centrale di Three Mile Island, in Pennsylvania.

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