Bonus casa, risale al 50% se si sposta la residenza

di Chiara Pisanisabato 21 giugno 2025
Bonus casa, risale al 50% se si sposta la residenza
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Bonus edilizi, detrazioni più alte per la prima casa e incentivi “green”: l’Agenzia delle Entrate fa chiarezza sulle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2025. Lo sconto fiscale resta più elevato (50%) di quello ordinario (36%) per le prime case e, questa la novità, anche se l'immobile viene acquistato e poi adibito ad «abitazione principale» al termine dei lavori, e vale anche per le pertinenze. La circolare fornisce inoltre chiarimenti sugli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, in tema di superbonus per condomìni e onlus e sulla ripartizione della detrazione in dieci quote annuali. Confermato anche per il 2025 il bonus mobili con un limite di spesa di 5mila euro.

Come stabilito dalla legge di Bilancio 2025 – sottolinea una nota dell’Agenzia delle Entrate – i benefici fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio, Ecobonus e Sismabonus sono prorogati fino al 2027, con aliquote maggiorate per i proprietari (o titolari di diritti reali di godimento) nel caso in cui, come già sottolineato, l’immobile sia adibito ad abitazione principale. In particolare, per la prima casa lo sconto sale al 50% (al posto del 36%) per le spese sostenute quest’anno e al 36% (anziché 30%) per quelle affrontate negli anni 2026 e 2027. L’agevolazione si applica anche quando l’immobile è destinato a dimora abituale di un familiare (coniuge, parenti entro il terzo grado, affini entro il secondo), purché venga destinato a prima casa entro la fine dei lavori.

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Per quanto riguarda l’Ecobonus e il bonus ristrutturazioni, nel 2025 saranno incentivati gli interventi per sostituire gli impianti di climatizzazione invernale più sostenibili dal punto di vista ambientale, come microcogeneratori (anche a combustibili fossili), generatori a biomassa, pompe di calore ad assorbimento a gas e sistemi ibridi che integrano pompa di calore e caldaia a condensazione. Al contrario, non saranno più previsti incentivi per la sostituzione con caldaie e generatori d’aria calda a condensazione alimentati a combustibili fossili, in linea con la Direttiva UE 2024/1275. Rimane però la possibilità di detrarre le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024, anche se i lavori terminano dopo il 1 gennaio 2025.

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Sul fronte superbonus, la circolare precisa che la detrazione del 65% per il 2025 spetta a condomìni, persone fisiche con edifici da 2 a 4 unità immobiliari, Onlus, Organizzazioni di volontariato e Associazioni di promozione sociale. Lo sconto è riconosciuto a condizione che entro il 15 ottobre 2024 siano presentate la Cila, la delibera assembleare e, se previsto, l’istanza per il titolo abilitativo in caso di demolizione e ricostruzione. Eventuali maggiori debiti d’imposta potranno essere versati senza sanzioni né interessi entro la scadenza del saldo 2024. Infine, la circolare ricorda che i contribuenti che hanno sostenuto spese nel 2023 per interventi agevolati potranno scegliere di ripartire la detrazione in 10 quote annuali di pari importo e precisa che la scelta potrà essere effettuata presentando una dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre 2025. In caso di maggior debito d’imposta, il versamento potrà essere effettuato senza sanzioni né interessi entro il termine per il versamento del saldo delle imposte relative al 2024.

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