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Bersani come Sarkozy: "Si tassi la finanza"

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Anche il leader del Pd propone di mettere un'imposta sulle transazioni finanziarie

Eleonora Crisafulli
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"Paghi la finanza quello che ha determinato la finanza: si metta tassa sulle transazioni finanziarie". A chiederlo è stato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani nel suo intervento all'Assemblea nazionale del partito. Il presidente francese Nicolas Sarkozy aveva lanciato la proposta di un'imposta globale sulle transazioni finanziarie durante il vertice Onu sugli Obiettivi per lo Sviluppo del Millenio. Per raggiungerli e ridurre la povertà i soli fondi pubblici non bastano, "ci vogliono finanziamenti alternativi e alla finanza globale si può chiedere di partecipare alla stabilizzazione del mondo", aveva spiegato Sarkozy. L'idea però non aveva convinto il numero uno della Bce, Jean Claude Trichet: "Non è consigliabile per ragioni economiche e finanziarie". Prima di Trichet, il ministro degli Esteri Franco Frattini aveva manifestato il proprio scetticismo verso la proposta francese: "L'Italia non è contraria a priori, ma deve essere un'iniziativa condivisa, non unilaterale e che trovi il sostegno quantomeno dei Paesi del G20. Tentare non nuoce, anche se resta un'idea difficilmente realizzabile. Del resto la proposta non è nuova, ma era già emersa al G8 e al G20 e subito cassata da diversi Stati. Insomma se non c'è condivisione la “Sarkozy Tax” non è applicabile".

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