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A Parigi vietano l'uso dei camini: "Inquinano più di un'auto"

Mirko Mazzola
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Accoccolati sul divano a sorseggiare un buon bicchiere di vino rosso dinanzi al fuoco di un camino mentre da una finestra sullo sfondo fa capolino la Tour Eiffel, è sicuramente uno degli scenari più romantici, peccato che dal primo gennaio del nuovo anno non sarà più possibile.                               Il comune di Parigi ha infatti deciso di proibire l'uso dei camini per contrastare l'inquinamento della capitale. A chi reputa ridicola tale misura cautelare, Julien Assoun uno dei responsabili dei servizi regionali per l'energia e l'ambiente, spiega: "Un fuoco di camino acceso soltanto qualche ora porta a un'emissione di polveri sottili equivalenti a quelle di un'auto che abbia fatto diverse migliaia di chilometri". L' Ile de France portale francese che dà informazioni utili sul territorio, rende noto che sono attivi oltre 100.000 camini a focolaio scoperto, responsabili del 25% dell'emissioni di polveri sottili. Ovviamente le proteste non si sono fatte attendere soprattutto da chi lavora in quel settore. Ad esempio Laurent Denormandie, responsabile di una società fornitrice del legname francese, ha dichiarato che le cifre sono eccessive in quanto il fuoco dei camini al massimo è responsabile del 5% dell'emissioni di polveri sottili. Indignati anche gli spazzacamini, Thierry Pujo del sindacato spazzacamini parigino ha detto: " Dei 135.000 camini che ancora esistono a Parigi, solo 10% è utilizzato e al massimo 6,7 volte l'anno. Il camino a Parigi non è usato per il riscaldamento ma è un piacere per le feste in famiglia, il natale, gli incontri con gli amici...". C'è poi chi fa anche dell'ironia sulla vicenda, chiedendosi dove passerà Babbo Natale quando chiuderanno le canne fumarie...

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