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A 13 anni partono in gita scolaticauna su quattro torna incinta

Matteo Legnani
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Da Banja Luka, in Bosnia, erano partite in 28 in gita scolastica alla volta di Sarajevo per visitare la capitale. Quando cinque giorni dopo sono rientrate, alcune di loro non si sono ripresentate a scuola. In sette, tra i 13 e i 15 anni, erano rimaste incinte durante la permanenza fuori casa. L'ira dei genitori si è riversata subito su insegnanti e accompagnatori colpevoli di non aver vigilato abbastanza sulle figlie in trasferta. Ma quanto accaduto ha acceso il dibattito nazionale, tanto più che quest'ultimo è solo l'episodio più eclatante di un fenomeno più ampio ormai diffuso in tutto il Paese della ex Jugoslavia: la sessualità precoce. Negli ultimi anni, in Bosnia, il numero dei minori sessualmente attivi è cresciuto vertiginosamente, soprattutto nella fascia d'età compresa tra i 13 e i 15 anni. Certo, mai prima d'ora era accaduto che nell'arco di cinque giorni sette giovanissime si ritrovassero con una gravidanza indesiderata a carico, ma neanche l'anno prima i numeri erano stati clementi, con 31 neo-baby-mamme nella sola capitale.

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