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Regno Unito, pubblicate le 27 lettere segrete del principe Carlo: ecco cosa pensava di Tony Blair

Leonardo Grilli
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La Gran Bretagna ha una famiglia reale, ma il governo del paese appartiene al popolo. O almeno così dovrebbe essere. Da oggi la stampa inglese ha cominciato a pubblicare le 27 lettere private, finora rimaste segrete, che il principe Carlo scrisse a vari ministri dell'esecutivo di Tony Blair tra il 2004 e il 2005 per esprimere il suo punto di vista sulle questioni di governo. Dal ruolo e dalle risorse delle forze armate alle misure per la difesa dell'ambiente, dai problemi dell'agricoltura britannica alle politiche sociali. L'erede al trono non mancava di dare il suo parere su ogni questione che gli stesse a cuore. Il ragno nero – La pubblicazione è avvenuta dopo una battaglia decennale fra le istituzioni e il Guardian ed è stata possibile dopo una sentenza della Corte suprema dello scorso 26 marzo. Le 27 lettere sono contenute in una collezione ribattezzata black spider memos, il ‘memoriale del ragno nero', per la contorta calligrafia del principe. I contenuti delle lettere - In realtà fra i documenti pubblicati oggi, la maggior parte delle lettere è battuta a macchina o al computer e sono poche le missive che riportano la scrittura a mano di Carlo. Secondo quanto riporta il Daily Telegraph, in una di queste l'erede al trono avvertiva l'allora primo ministro Tony Blair della “mancanza di risorse” dell'esercito, che era chiamato a responsabilità evidentemente troppo grandi rispetto alle disponibilità militari. Ancora, sempre secondo il Telegraph, con un'altra lettera il principe si opponeva alla demolizione di uno storico mercato londinese, mentre con un'altra difendeva la campagna per l'abbattimento dei tassi, animali considerati nel Regno Unito responsabili per la diffusione della tubercolosi bovina negli allevamenti. Imbarazzo a Corte - Rimane ora da capire se veramente queste lettere oggi pubblicate siano così compromettenti per il principe del Galles. Al di là dei contenuti si tratta comunque di una rivelazione imbarazzante per la casa reale, considerando che ai regnanti è chiesta l'assoluta neutralità in campo politico, che per esempio la regina Elisabetta II, madre di Carlo, rispetta da anni. Intanto però Clarence House, che gestisce la comunicazione e la diplomazia della casa reale inglese, ha manifestato il suo disappunto in quanto "la privacy" di Carlo non è stata rispettata.

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