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Siria: mons. Zenari, nessun contatto con Dall'Oglio

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Roma, 13 ago. (Adnkronos) - La situazione in Siria va "di male in peggio, se pensiamo a tutti gli sfollati, piu' di 4 milioni, che hanno dovuto abbandonare le proprie case distrutte o semi distrutte, i propri villaggi rasi al suolo, e a piu' di un milione e mezzo di rifugiati nei Paesi vicini. Quindi, la situazione sicuramente va peggiorando. Se pensiamo che fra tre mesi oltre a tutte queste sofferenze, oltre alla fame si fara' sentire anche il freddo, allora veramente c'e' da preoccuparsi seriamente. Credo che la comunita' internazionale debba raddoppiare i propri sforzi per arrivare urgentemente ad una soluzione politica di questa crisi". Lo sottolinea Mons. Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, alla Radio Vaticana. Quanto alla vicenda di padre Paolo Dall'Oglio, in Siria sono in corso "i sequestri di due vescovi, di tre preti, compreso padre Paolo e qualche altra persona, e non si sa quale strategia ci sia dietro. Per esempio, per quanto riguarda i due vescovi, a quattro mesi circa dal loro sequestro non si ha nessun contatto ed e' lo stesso per quanto riguarda padre Dall'Oglio: dopo due settimane ormai si e' in apprensione, perche' manca ogni contatto". "Occorre dire pero' -aggiunge- che padre Paolo Dall'Oglio in quella zona era stimato, ma e' comunque una zona molto, molto calda in tutti i sensi. Vi operano vari gruppi di diversa tendenza: dai piu' estremisti ai piu' moderati, alle volte in disaccordo tra loro. Quindi, non si sa in che mani possa essere ora padre Dall'Oglio. Io tenderei, pero', ad escludere, per ora, visto che non c'e' niente di concreto, il peggio. Non riesco a immaginare a chi servirebbe una fine tragica di questo rapimento. Quanto alla notizia, trapelata ieri, su una presunta uccisione di Dall'Oglio, "io consiglierei la prudenza, di andare con i piedi di piombo con queste notizie, anche perche' e' difficile verificarle. Quindi, direi, molta, molta prudenza".

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