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Siria, Assad: "Consegneremo le armi chimiche"

Bashar al-Assad e Vladimir Putin

Lunedì potrebbe essere svolta: sarà consegnato il rapporto Onu sull'uso di gas chimico

Francesca Canelli
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La Siria ha accettato il piano russo che prevede che le armi chimiche possedute dal Governo vengano messe sotto il controllo internazionale. "Ma non perché temiamo la minaccia degli Usa", tiene a sottolineare il presidente siriano Bashar al-Assad in un'intervista rilasciata al canale televisivo Russia 24. I documenti necessari alla firma della Convenzione dovrebbero essere inviati a breve alle nazioni Unite. Lo scenario - Intanto il premier russo Vladimir Putin ha deciso di scavalcare il presidente Usa Barack Obama, rivolgendosi direttamente al popolo americano attraverso la testata liberale New York Times. Putin ha affermato che il gas chimico sarebbe stato usato dai ribelli, e non dal regime di Assad, per scatenare una reazione internazionale. E' questa la linea che probabilmente terrà il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, durante l'incontro con il capo del dipartimento di Stato Usa John Kerry a Ginevra. "Atto di aggressione" - Putin afferma: la Russia "non sta proteggendo il governo siriano ma la normativa internazionale". Il presidente mette poi in guardia sulle conseguenze di un possibile attacco americano contro Damasco, che sarebbe, senza l'appoggio dell'Onu, un "atto di aggressione". Intanto è previsto per lunedì prossimo, 16 settembre, il rapporto degli ispettori Onu a proposito dell'uso di armi chimiche. Secondo il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, potrebbe fornire elementi decisivi per la risoluzione del "caso" siriano.

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