Corea del Nord, "il mondo sull'orlo del baratro". Gorbaciov, appello disperato: cosa sa sulla guerra nucleare
In Corea del Nord "i rischi sono enormi. Non voglio esagerare, ma la nuova corsa agli armamenti è già realtà e può portare il mondo alla catastrofe". A parlare è l'ultimo presidente dell'Unione Sovietica Mikhail Gorbaciov, 86 anni, l'uomo che nel 1987 insieme all'allora presidente degli Usa Ronald Reagan ha firmato uno storico patto per il disarmo nucleare. L'incubo della Guerra fredda, che sembrava essersi allontanato per sempre, è ora tornato più forte che mai. Colpa di Kim Jong-un e del suo folle tentativo di fare di Pyongyang una potenza atomica, ma non solo. Trent'anni fa "il senso di responsabilità e il buon senso hanno prevalso. È quello che desidero augurare ai nostri attuali successori", spiega a Repubblica Gorbaciov, ma la sensazione è quella di un allarme quasi senza ritorno perché nel frattempo anche Donald Trump e Vladimir Putin stanno alzando il livello di guardia della minaccia nucleare. "Questa situazione non può essere risolta con un tocco di bacchetta magica. Per questo mi appello ai leader mondiali, e ai presidenti di Stati Uniti e Russia innanzitutto, perché riprendano nelle loro mani il processo di disarmo nucleare. Per iniziare, basta riconvalidare l'adesione al Trattato sui missili a medio e corto raggio e risolvere i problemi che si sono venuti a creare sul loro controllo. Sono convinto che si possono risolvere se c'è buona volontà. E, poi, andare avanti. Oggi nel mondo si sono accumulate fin troppe armi".