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Emmanuel Macron se ne sbatte della Ue: taglio fiscale grazie al deficit al 2,8%. Di Maio: "Facciamo come lui"

Caterina Spinelli
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Il presidente francese Emmanuel Macron si prepara a varare un maxi taglio fiscale da 24,8 miliardi di euro. L'obiettivo è chiaro: rivitalizzare l'economia creando ulteriori posti di lavoro e aumentando la capacità di spesa dei cittadini francesi. La mossa comporterebbe una ulteriore crescita del rapporto tra debito e pil dal 2,6 al 2,8%. Ovvero, appena sotto la soglia "obbligatoria" del 3% indicata dalla Ue per i bilanci degli stati membri e molto sopra l'1,6% sul quale pare essersi incaponito il nostro ministro dell'Economia Giovanni Tria. All'Eliseo, evidentemente, se ne sbattono delle raccomandazioni europee, fornendo un assist a Luigi Di Maio che da tempo ha ingaggiato un duello con tria chiedendo che sia "fatto debito" per finanziare i punti cardine del programma del governo giallo-verde, come il reddito di cittadinanza, la modifica della legge sulle pensioni e la flat tax. "In Italia come in Francia" scrive su Twitter il leader grillino che aggiunge: "La Francia per finanziare la sua manovra economica farà un deficit del 2,8%. Siamo un Paese sovrano esattamente come la Francia. I soldi ci sono e si possono finalmente spendere a favore dei cittadini".  Leggi anche: Ecco dove finiranno i nostri soldi con il Movimento 5 Stelle

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