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Francia, Emmanuel Macron sfora il 3% con le nuove misure: perché Bruxelles tace?

Davide Locano
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E adesso l'Europa che fa? Già, perché Emmanuel Macron nel suo discorso alla Francia di lunedì sera ha annunciato un pacchetto di misure, tra cui l'aumento degli stipendi minimi, che porteranno il Paese a sforare il tetto del 3 per cento. Proprio come sta cercando di fare l'Italia. Come sottolinea ilgiornale.it, lo ha confermato il presidente dell'Assemblea nazionale, Richard Ferrand, secondo cui la Francia "probabilmente aumenterà il deficit” pubblico “temporaneamente” per finanziare le misure annunciate da Macron in risposta ai gilet gialli. Ferrand, a Rtl, ha comunque assicurato che il deficit tornerà al di sotto del 3% nel 2020. Secondo il presidente dell'Assemblea nazionale, l'aumento del deficit “non sarà massiccio” e sarà in ogni caso “strettamente temporaneo” perché nel 2020 “non avremo questo effetto cumulativo delle misure e ritroveremo un ritmo inferiore al 3 per cento". Leggi anche: "Macron? Lo sostenevo, ma è solo un imbecille" Insomma, Parigi sforerà il tetto, mister Europa Macron pronto a violare le regole. Proprio mentre lo stesso Macron, di concerto con Bruxelles, sta facendo di tutto perché l'Italia non possa sforare quel tetto. La scelta della Francia, dunque, è destinata ad avere un pesante impatto sui rapporti interni all'Europa. Soprattutto nel caso in cui le concessioni riguardassero solo Parigi e non noi. Per ora, da Bruxelles, tutto tace. O quasi. Una parola l'ha spesa Pierre Moscovici, commissario Ue per l'Economia, che ha dichiarato che la Commissione "seguirà con attenzione l'impatto degli annunci fatti dal presidente” Macron sul deficit della Francia. “Siamo in contatto costante con le autorità francesi”, ha aggiunto Moscovici, che sta partecipando alla plenaria dell'Europarlamento a Strasburgo.

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