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Attacco a Tripoli, Isis rivendica

AdnKronos
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Tripoli, 26 dic. (AdnKronos/Dpa) - Lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità dell'attacco di ieri contro il ministero degli Esteri di Tripoli, nel quale due persone sono morte - oltre ai tre attentatori - e altre 18 sono rimaste ferite. Lo riferisce Site, il sito che monitora le attività online delle organizzazioni terroristiche. L'attacco è stato condannato dalla missione delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil). "Il terrorismo non trionferà sulla decisione dei libici di procedere verso la costruzione del loro Stato e verso la rinuncia alla violenza", si legge in un tweet dell'inviato dell'Onu, Ghassan Salamé, che ha definito "codardo" l'attacco terroristico di ieri. Secondo quanto riferito dal ministro degli Interni del governo di accordo nazionale, Fathi Bashagha, le due vittime dell'attentato sono un dipendente del ministero e un'altra persona. Tra i tre attentatori, due si sono fatti saltare in aria nell'assalto alla sede del ministero, mentre un terzo è rimasto ucciso nello scontro a fuoco che è seguito con le forze di polizia. "C'è stata una falla nella sicurezza, sarà formata una commissione per valutare" la situazione e "mettere a punto i piani per colmarla", ha aggiunto Bashagha, secondo cui il ministero degli Esteri si trasferirà in una nuova sede. "Il popolo libico - ha sottolineato dal canto suo il ministero in una nota - sta combattendo la guerra al terrorismo per conto del mondo". In una nota, il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, nel condannare "'attentato terroristico a Tripoli contro il ministero degli Affari Esteri del governo di accordo nazionale”, ha ribadito “il fermo impegno italiano nella lotta a ogni forma di terrorismo” e ha confermato “la convinta solidarietà al popolo della Libia e alla sua giusta aspirazione a una vera sicurezza”. Per questo l'Italia sostiene l'azione del rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite affinché si pervenga a rafforzare la stabilizzazione, l'unità nazionale e la democrazia della Libia. Dal canto suo, la portavoce dell'Alto rappresentante per la politica estera europea ha sottolineato come l'attacco di ieri "minacci ulteriormente la fragile situazione della sicurezza a Tripoli". "Questo e attacchi simili contro le istituzioni sovrane della Libia - si legge in una nota della portavoce di Federica Mogherini - sono inaccettabili e coloro i quali sono responsabili devono pagare. Il popolo libico ha sofferto già troppo per la violenza, merita di vivere in un Paese pacifico, stabile e sicuro".

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