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Carabiniere ucciso, il prof afro-americano Everett: "La foto del ragazzo bendato è disgustosa, ma..."

Davide Locano
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Uno scrittore Usa controcorrente, Percival Everett, professore di inglese alla University of Southern California. Intervistato da Repubblica, parla della vicenda di Elder Lee e Gabe Hjorth, i due americani che hanno ammazzato il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Si parte dalla fotografia filtrata dalla caserma, sulla quale Everett afferma: "Quella foto del ragazzino legato, sì, Gabriel Natale Hjorth, è orribile. Disgusta chiunque se la trovi davanti. La differenza fra chi compie atti criminali e chi difende la legalità, sta pure nella capacità di seguire le regole anche quando sei pieno di rabbia perché ti hanno ammazzato un collega. E lì quelle regole non sono state seguite. I ragazzi hanno compiuto un atto mostruoso e vanno giudicati per quello. Ma hanno il diritto di essere trattati nel rispetto delle leggi del vostro Paese. Non ci possono essere eccezioni". Leggi anche: Carabiniere ucciso, la pista-estradizione dopo la foto del ragazzo bendato 62 anni, tra i più stimati scrittori afroamericani, Everett si interroga: "Mi domando se ci sarebbe stata la stessa reazione davanti all'immagine di un ragazzo nero in quelle condizioni". Non manca neppure un attacco a Matteo Salvini. Quando gli chiedono se non sembra esagerato mischiare una tragedia di droga e sangue alla politica, risponde: "No. Il comportamento esibito dai nostri leader, espone i giovani a un comportamento arrogante ed egoista che finiscono per emulare. E in questo penso anche al vostro Matteo Salvini". Però, quando gli chiedono se gli Stati Uniti si schiereranno con i due assassini, risponde senza indugi: "La foto del ragazzo legato è sgradevole. Ma qui siamo tutti scioccati soprattutto dalla gravità di quanto accaduto prima. Due ragazzini ricchi, consumatori di droga, in viaggio da soli, uccidono un carabiniere in un Paese straniero. No, nessuno qui li considera vittime. Semmai, molti stanno riflettendo sull'eccesso di libertà data ai loro ragazzi. Ma come si fa, mi chiedo, a far viaggiare da solo il proprio figlio drogato?". Infine, una battuta circa il tema dell'estradizione, di cui si parla da che la foto-choc è filtrata dalla caserma. Lo scrittore è contrarissimo: "Devono essere giudicati in Italia. Un carabiniere è stato ucciso: vanno processati nel posto dove hanno commesso il crimine. E poi quella americana è una società classista. Sono bianchi e ricchi: la gravità del loro crimine, temo, verrebbe sfumata. Sarebbero trattati in maniera più mite. La tragedia serva almeno a mettere un freno all' arroganza, ricordando a tutti che chi sbaglia, paga", conclude Everett.

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