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Sandro Gozi, clamoroso dietrofront: "Mi dimetto dal governo francese". Cosa c'è dietro

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Maria Pezzi
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"Da lunedì scorso, sono nuovamente oggetto di rivelazioni di stampa che hanno come unico intento quello di minare il mio impegno e le mie nuove attività professionali. Per questa ragione ho preso la decisione di dimettermi a partire da oggi dalla mia funzione di incaricato di missione presso il Primo Ministro della Francia per evitare qualsiasi strumentalizzazione politica, vista anche l'attuale situazione europea". Lo dichiara Sandro Gozi. Nei giorni scorsi, in seguito a un'inchiesta di Le Monde e Times of Malta, era emerso che l'ex sottosegretario dei governi Renzi e Gentiloni non stava solo lavorando per l'esecutivo francese, ma forniva consulenze anche per La Valletta. Lui sostiene che quest'ultime sono state svolte nel periodo tra l'incarico nell'esecutivo italiano e in quello francese e che "non presentano caratteri di incompatibilità" "Ricordo inoltre di essere stato incaricato in questo nuovo ruolo a partire dall'1 agosto 2019, come impiegato a tempo pieno, e di avere rispettato tutte le dichiarazioni dell'Hatvp, che non ha ancora reso un risultato conclusivo dell'esame in corso. In merito al contratto citato nelle suddette rivelazioni di stampa, sottolineo di aver svolto legalmente una missione consultiva come consulente tecnico esterno delle autorità maltesi, che ha avuto luogo a posteriori rispetto alla mia funzione ministeriale in Italia ed è stata interrotta su mia richiesta a seguito della convalida del risultato delle elezioni europee in Francia, il 28 maggio come confermato oggi stesso dall'amministrazione maltese", sottolinea.   "Inoltre, l'attività consultiva prestata, svolta in piena trasparenza, sulla base di riconosciute e specifiche competenze -continua Gozi- era comunque priva di ogni potenziale incompatibilità con l'incarico ricevuto successivamente dal governo francese. Deploro fortemente di essere l'obiettivo ricorrente di numerosi attacchi da quando ho deciso di compiere un altro passo nella realizzazione dell'ambizione transnazionale - battaglia che porto avanti da molti anni - candidandomi prima per la maggioranza presidenziale francese ed esercitando poi un ruolo professionale nella squadra del primo ministro". Per approfondire leggi anche: Sandro Gozi, la foto imbarazzante dal passato "Poiché non intendo vedere minata l'integrità della mia carriera e il mio impegno costantemente sfidato da vili attacchi senza essere in grado di difendermi completamente, ho scelto di dimettermi per riguadagnare la piena libertà di parola e rispondere alle strumentali accuse che mi vengono rivolte. Rimango determinato nella mia ambizione transnazionale e nella mia azione per l'Europa e ringrazio il Primo Ministro francese, il suo gabinetto e i membri del personale di Matignon per il lavoro svolto insieme e la fiducia condivisa. Non ci saranno ulteriori commenti su queste dimissioni. E una scelta di responsabilità per proteggere l'interesse del primo ministro e della causa europea", conclude Gozi. 

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