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Greta Thunberg, l'Unione Europea la fa contenta: lotta allo smog, pioggia di milioni e di assunzioni

Davide Locano
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Sarà per la crescente propaganda di Greta Thunberg e dei suoi seguaci, talvolta battezzati con ironia "gretini", ma anche il nuovo bilancio dell' Unione Europea per il 2020 prende per oro colato le teorie sul riscaldamento globale e sul cambiamento climatico, ancora discusse da gran parte della stessa comunità scientifica, assegnando ancor più soldi al contrasto del "global warming". E limitando il sostegno agli agricoltori del continente. Il compromesso raggiunto ieri fra il Consiglio dell' Unione Europea e il Parlamento Europeo prevede che ben il 21% dell' intero budget del prossimo anno sia destinato a clima e programmi "verdi", in particolare l' assunzione di più personale presso la European Environment Agency, l' agenzia ambientale UE, nonchè il finanziamento di progetti di sostenibilità ambientale del programma LIFE, la cui sigla viene dal francese per "L' Instrument Financier pour l' Environnement". Leggi anche: Greta Thunberg, il mistero della foto scattata nel 1898 I NUMERI L'impegno totale di Bruxelles sarà di 168,7 miliardi di euro, in aumento dell' 1,5% sul budget 2019, dei quali 153,6 miliardi di euro di spesa effettiva (+ 3,4% sul 2019). Ben il 21%, ovvero 32 miliardi di euro, andrà alla tutela ambientale. Cifra che era già cospicua l' anno precedente, sul 20% del bilancio, e che è stata ulteriormente aumentata di 500 milioni. Ben 700 milioni di euro nel solo 2020 andranno al citato programma LIFE, che nei sei anni dal 2014 al 2020 aveva avuto 3,4 miliardi in totale, una media di 560 milioni l' anno. Tutto studiare progetti per limitare l' emissione di anidride carbonica nell' aria. Poichè è la Finlandia ad avere la presidenza di turno dell' unione, non stupisca che il ministro delle Finanze finnico Kimmo Tiilikainen abbia commentato: «Sottolineo l' evoluzione verso una UE più verde e il fatto che coincida con l' agenda UE sul clima». LE SPIEGAZIONI Dal canto suo, il tedesco Gunther Oettinger, commissario europeo per il bilancio e le risorse umane, osserva sul budget: «Convoglierà le risorse verso i settori in cui sono necessarie. Contribuirà a creare posti di lavoro, ad affrontare i cambiamenti climatici e a stimolare gli investimenti in tutta Europa. Investirà nei giovani e per rendere l' Europa più sicura». Nonostante i 59,7 miliardi di euro ancora assegnati agli agricoltori, si capisce che tale settore non viene più considerato strategico dagli euroburocrati, nonostante sia il più concretamente importante di tutti, potendo assicurare agli europei una autosufficienza alimentare che li metta al riparo da pericolose abdicazioni a crescenti importazioni da realtà esterne, che si tratti degli Ogm americani o della salsa di pomodoro cinese. La sola agricoltura italiana soffrirà nel 2020 di un sensibile calo dei finanziamenti europei, valutato in ben 370 milioni di euro. Per i pagamenti diretti le nostre aziende agricole potranno avere dalla UE non più di 3,56 miliardi, cioè 140 milioni meno che nel 2019, mentre per i contributi allo sviluppo rurale 1,27 miliardi, con un taglio in tal caso di 230 milioni sull' anno che sta finendo. Peraltro, nelle scorse ore l' Ufficio Economico della Coldiretti ha anche stilato una classifica delle regioni italiane i cui coltivatori subiranno i maggiori tagli nella redistribuzione delle risorse europee. Ebbene pare che ala Puglia spetteranno i tagli maggiori, con una diminuzione di 38,6 milioni, seguita, per limitarci solo ad alcune regioni, dalla Sicilia con 37,7 milioni, dalla Lombardia con un calo di 32,3 milioni e dalla Campania con 28,5 milioni. GLI AGRICOLTORI L'agricoltura comunitaria, in genere, deve stringere la cinghia per varie altre priorità individuate a Bruxelles, sia di tipo ambientale, sia relative all' occupazione giovanile. Senza però probabilmentre riflettere a sufficienza sul fatto che proprio il settore agricolo potrebbe diventare uno dei maggiori fattori di sviluppo di nuove competenze, quindi offrendo un notevole sbocco alla disoccupazione. Fra le maggiori voci del bilancio 2020 figurano ben 58,5 miliardi, cioè quasi quanto il sostegno all' agricoltura, "per ridurre le differenze sociali ed economiche fra le regioni europee", con una formula fumosa che, data l' esperienza italiana, si spera non abbia il sapore di un corrispettivo europeo di una "cassa del Mezzogiorno". Se non altro paiono positivi quei 24,5 miliardi destinati in modo aggregato al sostegno alla ricerca scientifica, all' educazione dei giovani, per far sì che l' Europa continui a essere scientificamente all' avanguardia, e specialmente allo sviluppo del sistema di posizionamento satellitare Galileo, concorrente dell' americano GPS, importante a livello economico, ma anche strategico-militare per non dipendere troppo dagli USA per la propria difesa. di Mirko Molteni

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