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Coronavirus, la Cina mette in "quarantena" le banconote: così il denaro può favorire il contagio

Davide Locano
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La Cina ripulirà e metterà «in quarantena» le banconote, per limitare la diffusione dell'epidemia di coronavirus. Lo ha annunciato ieri, sabato 15 febbraio, il vicegovernatore della banca centrale cinese Fan Yifei. Per la bisogna saranno usati raggi ultravioletti o alte temperature. Così "purificati", i bigliettoni saranno poi sigillati e isolati per sette o quattordici giorni prima di essere rimessi in circolazione. «Dobbiamo preservare la sicurezza e la salute degli utenti di denaro contante», ha affermato Fan Yifei, aggiungendo che i trasferimenti bancari tra le province sono stati sospesi. Ad ogni buon conto, per paura del contagio, i cinesi usano per gli acquisti sempre meno contante preferendo il proprio smartphone. Leggi anche: Coronavirus, un bluff? Il sondaggio di Nando Pagnoncelli

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