#Bring back our girls, è il grido che si leva da ogni parte del mondo con destinazione Nigeria, dove oltre 300 ragazze, 200 sequestrate ad aprile e 68 a giugno, sono in ostaggio del gruppo estrimesta di Boko Haram. Venerdì 4 luglio, però, almeno per 63 donne, delle 68 rapite lo scorso mese nella città di Damboa, nello stato nigeriano di Borno, sono libere: o meglio sono riuscite a scappare dagli uomini del gruppo terrorista islamico. La fuga - Secondo alcune informazioni, scrive la Bbc, le giovani donne si sarebbero date alla fuga quando venerdì i militanti si sono allontanati per andare ad attaccare una base militare vicino Damboa. L'esercito nigeriano ha riferito di avere ucciso più di 50 ribelli negli scontri quella notte. Abbas Gava, un vigilante locale, ha raccontato ai giornalisti di avere "ricevuto una segnalazione dai miei colleghi, che circa 63 delle donne e ragazze rapite sono riuscite a tornare a casa. Hanno compiuto questo gesto coraggioso quando i loro rapitori si sono spostati per effettuare un'operazione". Gava ha poi ricordato che circa 5 donne e 2 ragazze sono ancora in prigionia. La notizia è stata confermata da un alto funzionario della sicurezza a Maiduguri, citato da 'Premium Times'. "Non c'è dubbio, le donne e ragazze sono riuscite a scappare", ha detto la fonte.
