Un aereo delle Malaysia Airlines con 227 passeggeri e 12 membri dell’equipaggio a bordo è precipitato nel Mar Cinese orientale. Lo hanno riferito i media vietnamiti. Il Boeing 777-200ER in volo da Kuala Lampur a Pechino era disperso da qualche ora quando un ammiraglio della Marina vietnamita, Bgo Van Phat, ha reso noto ai media locali di aver inviato una serie di unità navali al largo di un’isola vietnamita, Tho Chu, nel sud del Paese, per perlustrare il luogo dell’incidente. Anche la Malaysia si è unita alle ricerche. Il disastro si preannuncia come il più grave incidente da quando i Boeing, 19 anni fa, sono entrati in servizio. Secondo la compagnia aerea malese l’aereo, in volo notturno tra le due capitali, non dato alcun segnale di pericolo o difficoltà. Tra i passeggeri di 14 nazionalità, 153 avevano passaporto cinese. Nella lista anche un italiano, Luigi Maraldi. Che però ha chiamato a casa rassicurando la famiglia che per ore ha vissuto un incubo: "Sono vivo. Sono in Thailandia". A quanto risulta alla polizia, diversi mesi fa, ad agosto del 2013, Maraldi aveva denunciato il furto del passaporto. Non è dunque del tutto esclusa l’ipotesi che il suo nome sia finito nella lista dei passeggeri perché qualcuno è salito a bordo usando il passaporto rubato. I responsabili della Malaysia Airlines stanno contattando i parenti dei dispersi. L’apparecchio era decollato da due ore e secondo l’agenzia di notizie cinese Xinhua era nello spazio aereo del Vietnam quando la sua traccia è scomparsa dagli schermi era seguito dalla torre di controllo di Ho Chi Minh City, la ex Saigon.
