Bruxelles, 27 dic. - (Adnkronos/Aki) - Dopo 21 mesi di crisi, di violenze e combattimenti, i morti in Siria sono circa "centomila". Lo afferma il direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rehman, in un'intervista al quotidiano belga Le Soir. "Si parla di 45.048 morti, tra i quali 31.544 civili morti, ma questo bilancio non tiene conto di coloro che sono spariti e di cui non si hanno piu' notizie, delle vittime tra le shabiha (le milizie filogovernative) ne' degli stranieri morti, sia di quelli pro che di quelli contro il regime. Facendo questo calcolo si arriva a circa 100mila morti", ha affermato Abdel Rehman. Il direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede a Londra, ha quindi difeso le sue informazioni affermando di "non prenderle ne' dal regime ne' dall'opposizione" e di avere contatti diretti con "200 persone in Siria". "Sia il regime che le opposizioni - ha detto - non sono attendibili come fonti di informazione perche' non sono neutrali".