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Kim Jong-un, la sorella e l'incarico di raccogliere i mozziconi di sigaretta del dittatore: "Mai lasciare tracce di Dna al nemico"

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Dalla Corea del Sud le ultime indiscrezioni su Kim Jong-un: sarebbe vivo e vegeto. Eppure, dalla Corea del Nord, continua ad arrivare soltanto silenzio. E così fioriscono retroscena, voci, indiscrezioni. E si apprendono curiosi dettagli sulla dittatura. Uno di questi emerge da un articolo del Corriere della Sera dedicato alla sorella del dittatore, Kim Yo-jong, 32 anni, erede designata in caso di successione. Una figura potente, ma sottomessa in pubblico. Il Corriere infatti ricorda come Kim Yo-Jong fu vista infilare i guanti bianchi al fratello, oltre a porgergli una penna stilografica dopo averla lustrata, il tutto davanti alle telecamere. E ancora, quando fu ripresa mentre reggeva il portacenere per Kim Jong-un, accanito fumatore, e in quel momento molto nervoso. Ma non è finita: la sorella aveva anche il compito di raccogliere i mozziconi delle sigarette di Kim. La ragione? Il protocollo di sicurezza nazionale stabilisce che non devono essere mai lasciate "al nemico" tracce del Dna di Kim Jong-un. Cose dell'altro mondo...

 

 

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