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Abrip Asep, l'orrore infinito dello tsunami del 2004. Dato per disperso, che fine aveva fatto e come ha vissuto i suoi ultimi 16 anni

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Lo tsunami che devastò il Sud Est asiatico il 26 dicembre 2004 continua a sconvolgere il mondo. Il tabloid britannico Daily Mail riporta un fatto sconcertante: Abrip Asep, un ex agente di polizia, era in servizio il giorno di Santo Stefano a Sumatra, in Indonesia. Il suo corpo non era mai stato ritrovato e fu inserito nel lungo, tragico elenco dei dispersi dopo il maremoto di magnitudo 9.1 che travolse le coste asiatiche provocando 230mila morti, mezzo milione di feriti e cinque milioni di sfollati.

 

 

 

 



Come spiega anche Tgcom24, anch e i suoi familiari erano ormai certi della morte dell'uomo. Ora, la svolta: secondo quanto riferito dai media locali, Asep è stato ritrovato clamorosamente, 16 anni dopo il tragico evento: "a seguito dello tsunami, ha riportato gravi disturbi mentali" e per questo da quel giorno ha trascorso la vita in un ospedale psichiatrico nella provincia di Aceh.

 

 

 



Il ritrovamento, spiega il Daily Mail, sarebbe avvenuto per caso, grazie a delle foto postate sui social. "Non potevo crederci. Da 17 anni non avevamo nessuna notizia. Abbiamo pensato fosse morto, non immaginavamo fosse ancora vivo", ha ammesso uno dei parenti di Abrip. "La sua famiglia è molto grata di averlo trovato vivo. Non è chiaro perché non sia stato detto ai suoi familiari che si trovava nell'ospedale psichiatrico".

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