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Coronavirus, il coprifuoco non vale per i musulmani: "Autorizzati dalla prefettura". C'è il ramadan

Mauro Zanon
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In Francia non tutte le religioni sono obbligate a rispettare il coprifuoco dalle 19 alle 6 imposto dall'esecutivo a causa dell'epidemia di Covid-19. Con l'islam, infatti, la République trova sempre un accordo speciale. Secondo quanto rivelato dal quotidiano del sud francese Journal d'ici, le forze dell'ordine del dipartimento del Tarn hanno ricevuto come consegna di non fare la multa ai musulmani che circolano tra le 19 e le 22 e a partire dalle 5 in ragione del Ramadan.

«I praticanti sono autorizzati dalla prefettura a dispensare l'elemosina (che si traduce in consegna di cibo agli amici o alle famiglie)», si legge nella mail inviata dal prefetto. Secondo le informazioni del Journal d'ici, la "tolleranza" accordata ai musulmani sarà valida per tutta la durata del Ramadan, ossia dal 13 aprile al 12 maggio. Le Figaro ha rivelato inoltre che il Tarn non è l'unico dipartimento in cui i fedeli di Allah beneficiano di un trattamento privilegiato. Secondo una fonte della polizia sentita dal Figaro, anche la direzione dipartimentale dell'Hérault, ha ricevuto la stessa consegna. Ecco le parole presenti nella mail che il quotidiano ha potuto consultare: «Abbiamo appena ricevuto un messaggio d'informazione da parte del ministero per quanto riguarda il Ramadan. Diversi responsabili locali del culto musulmano hanno chiesto di poter autorizzare i correligionari che lo desiderano a praticare la preghiera del mattino alle 5.30, mezzora prima della fine del coprifuoco».

 

 

Le linee guida, insomma, sarebbero arrivate direttamente dal ministro dell'Interno Gérald Darmanin, che davanti ai media gonfia il petto parlando di "tolleranza zero", ma china subito il capo quando le pressioni delle associazioni islamiche si fanno insistenti. In un comunicato del Consiglio francese del culto musulmano (Cfcm), si informa «i musulmani di Francia che è tollerato recarsi nel luogo di culto più vicino al proprio domicilio per fare la preghiera del mattino» e che «la deroga è accordata dal ministro dell'Interno su richiesta del Cfcm». Il ministero dell'Interno ha parlato di una consegna di "tolleranza" applicabile soltanto "a livello locale" e "di pochi minuti", ma diversi dirigenti di polizia sentiti dal quotidiano hanno invece assicurato che la direttiva è "nazionale" e che tutti i musulmani possono approfittarne.

 

 

Solo tre giorni fa, la Francia è stata protagonista di un altro episodio di sottomissione: un professore dell'Université Côté d'Azur di Nizza, su pressione degli studenti musulmani, ha deciso di spostare un esame dalle 20 alle 22.30 per rispettare l'iftar, ossia la rottura del digiuno serale. Per i cattolici francesi, invece, c'è sempre stata tolleranza zero. Ma potranno consolarsi, forse, con l'idea che a giugno, secondo quanto riportato dall'Oftal (Opera federativa trasporto ammalati a Lourdes), potrebbero finalmente riprendere i pellegrinaggi verso Lourdes e gli altri luoghi di devozione mariana.

 

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