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Coronavirus, "non guariva e si è lasciato morire": il caso più sconvolgente, da quanti mesi era infetto

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E' morto a 49 anni Jason Kelk, l'uomo che ha avuto la più lunga infezione da Covid nel Regno Unito e non solo. Il 49enne si era ammalato più di un anno fa, ma dopo il ricovero non si è mai più ripreso. La moglie avrebbe riferito ai media inglesi che non voleva più vivere in quello stato. Di lì la decisione di interrompere le cure. Kelk si trovava da oltre 12 mesi nel reparto di terapia intensiva del St James Hospital di Leeds, dopo essere rimasto contagiato a marzo 2020.

 

 

 

"È con un peso sul cuore che devo condividere la triste notizia che Jason è morto in ospedale alle 12 e 40", ha scritto la moglie Sue Kelk sulla propria pagina Facebook. "Era la mia anima gemella. Eravamo facce opposte della stessa medaglia, diverse ma unite insieme", ha rivelato alla stampa. Le speranze per l'uomo sembravano essersi riaccese qualche mese fa, quando era riuscito a liberarsi per un po' del ventilatore, ma all'inizio di maggio c'è stato un nuovo peggioramento delle sue condizioni. 

Il Covid lo ha fatto precipitare nello sconforto. Uno sconforto così forte che lo ha convinto a smettere di lottare contro l'infezione. Secondo la stampa inglese è stato il paziente con la più lunga infezione Covid-19 in assoluto, almeno tra quelli monitorati nel Regno Unito. Tra i sintomi più gravi c'erano il vomito tutti i giorni e un'infezione al torace che ha reso necessario il ricovero. Aveva delle patologie croniche come il diabete di tipo II e l'asma. Prima che l'incubo iniziasse era un insegnante di informatica della scuola primaria. 

 

 

 

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