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Afghanistan, la sindaca 27enne: "Mi uccideranno, sono seduta ad aspettarli", abbandonata contro i talebani

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La società civile dell’Afghanistan teme di essere in grave pericolo da quando i talebani hanno preso la capitale Kabul e più in generale il potere sull’intero Paese. In particolare le donne sono convinte di ripiombare in un inferno senza diritti: il New York Times ha pubblicato la struggente testimonianza di Zarifa Ghafari, che con i suoi 27 anni è la sindaca più giovane dell’Afghanistan.

 

 

Conosciuta per essere da sempre in prima linea per il rispetto dei diritti delle donne, Ghafari è convinta che il peggio sta per arrivare: “Verranno per le persone come me, mi uccideranno. Sono seduta qui in attesa che arrivino. Non c’è nessuno che aiuti me o la mia famiglia. Sto solo seduta con loro e mio marito. Non posso lasciare la mia famiglia. E comunque, dove andrei?”. La 27enne è stata nominata a capo della città di Maidan Shar nell’estate nel 2018 dal presidente Ashraf Ghani, che adesso è scappato per mettersi in salvo dai talebani.

 

 

“Sono distrutta - ha dichiarato Ghafari - non so su chi fare affidamento. Ma non mi fermerò ora, anche se verranno di nuovo a cercarmi. Non ho più paura di morire”. Nel frattempo i talebani stanno provando a rassicurare la popolazione, annunciando un’amnistia generale per i funzionari statali: “L’Emirato islamico non vuole che le donne siano vittime, ma anzi dovrebbero avere ruoli nella struttura di governo, ma in accordo con la Sharia”.

 

 

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