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Mamoudou Gassama, l'immigrato clandestino eroe di Francia finito in disgrazia: come l'ha ridotto Macron

Mauro Zanon
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«Vi ricordate di Mamoudou Gassama, il giovane "migrante irregolare" (per utilizzare il loro vocabolario) maliano che aveva sbalordito il mondo intero arrampicandosi come Spiderman sulla facciata di un palazzo a Parigi, nel 2018, per salvare un bambino di 4 anni appeso al cornicione di un balcone? Vi ricordate la gloria, gli elogi, le promesse che gli sono state fatte? In un batter d'occhio, Emmanuel Macron gli conferì una medaglia (e anche il comune di Parigi gliene diede una), gli annunciò la sua naturalizzazione francese e un'assunzione nel corpo dei vigili del fuoco.

 

 

 

 

Tre anni dopo, benché sia stato naturalizzato francese, Mamoudou non è mai diventato un pompiere. La sua disoccupazione quasi permanente è saltuariamente interrotta da lavoretti precari. Fa le pulizie». Le parole sono di Nathalie Yamb, militante svizzero-camerunense nota per le sue prese di posizione virulente nei confronti della politica francese in Africa, il protagonista della storia, invece, è colui che tre anni fa era stato osannato dalla sinistra progressista francese come il «migrante-supereroe», e oggi, da quella stessa sinistra, è stato abbandonato: perché non le serve più, perché non lo considera più utile alla sua causa. «Si è fatto manipolare da alcune persone, è una storia molto triste», ha detto al Parisien un abitante di Montreuil, comune di residenza di Mamoudou Gassama. «È diventato famoso all'improvviso, il mondo intero ha parlato di lui. Rendermi conto che non è sfociato in nulla, mi fa male al cuore», ha aggiunto una signora che si è affezionata a Mamoudou e non nasconde il suo dispiacere nel vederlo soffrire. Dal corpo dei vigili del fuoco, tre anni fa, è stato «accolto bene», ha assicurato Gassama al Parisien. Ma non è mai diventato pompiere: perché non rispettava i requisiti minimi, a partire da quelli linguistici.

 

 

 

 

Il giovane maliano, che oggi ha 28 anni e ha appena avuto un figlio, non era infatti in possesso del "brevet des collèges" (il nostro diploma di terza media) necessario per accedervi, e continua a parlare un francese claudicante. «Eppure bastava sentirlo parlare all'epoca per rendersi conto che non era andato molto lontano nel percorso scolastico. Ma diranno che sono rimasti sopresi», ha deplorato Nathalie Yamb, secondo cui una certa Francia, dal presidente Macron alla sindaca di Parigi Anne Hidalgo, lo ha soltanto sfruttato per fini politici. Come riporta Le Parisien, il giovane maliano naturalizzato francese aveva molti progetti per la testa: scrivere un libro, girare un film, creare un'associazione per i giovani nel suo Paese d'origine. Era convinto di poterli realizzare sulla scia del suo momento di gloria, ma così non è stato. «Avevo molti progetti, ma ero circondato dalle persone sbagliate. Altrimenti non mi ritroverei a fare le pulizie come faccio ora. A un certo momento, sono rimasto da solo, ho avuto diversi problemi», ha raccontato al Parisien. Tra le varie difficoltà, Mamoudou Gassama ha anche una malattia del sangue da curare: patologia che dai pompieri era stata giudicata "incompatibile" con l'esercizio della professione.

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