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Elizabeth Holmes, inizia il processo per la più grande truffa americana: "Pure Biden ci era cascato", come l'hanno scoperta

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Elizabeth Holmes si è venduta per diversi anni come la nuova Steve Jobs. Giovanissima e donna, si era fatta strada nella Silicon Valley con la startup Theranos, che si vantava di aver inventato un metodo rivoluzionario di analizzare il sangue: non servivano più gli aghi che tanta paura mettevano in diverse persone, sostituiti da test veloci con risultati immediati in farmacia e con grandi risparmi per il sistema sanitario.

 

 

Tale invenzione le ha permesso di diventare a 31 anni la più giovane miliardaria non ereditiera. La Holmes aveva ammaliato anche i potenti d’America: dagli ex segretari di Stato Henry Kissinger e George Schultz al generale Jim Mattis, passando per Bill Clinton e Joe Biden. Quest’ultimo ai tempi era vice presidente quando visitò i lavoratori della società. Tutto però rappresentava una grossa, grossissima bugia a scopo di lucro. A scoperchiare quella che viene definita una delle truffe più grandi del secolo è stato un giornalista del Wall Street Journal, che ha sfidato persino il suo editore Rupert Murdoch, che aveva investito 120 milioni di dollari in Theranos.

 

 

In pratica quel sistema non funzionava assolutamente: i piccoli campioni di sangue veniva diluiti con acqua e inviati a vecchi e normalissimi laboratori. Quando è emersa la truffa, la Holmes ha pagato una multa enorme tre anni fa, ma comunque è finita a processo con l’accusa di truffa agli investitori e danni a medici e pazienti che hanno pagato per test fasulli. Adesso rischia 20 anni di carcere: il processo - che è stato rimandato più volte tra Covid e gravidanza dell’imputata - si aprirà il 31 agosto ed entrerà nel vivo la prossima settimana.

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