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Covid, boom di contagi nel Regno Unito: "Il ruolo della sottovariante Delta", l'ultima evidenza

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L'aumento dei contagi in Inghilterra ha preoccupato gli esperti negli ultimi tempi. Alcuni pensavano che la "colpa" potesse essere di una nuova variante, altri invece attribuivano l'impennata alla poca prudenza degli inglesi. Adesso, però, pare che ad avere ragione fossero i primi: una nuova sottovariante del ceppo Delta è in aumento nel Regno Unito e potrebbe essere fino al 10% più contagiosa. Il nome scientifico - come spiega il Messaggero - è AY.4.2. 

 

 

 

La situazione, comunque, non sembra essersi placata negli ultimi giorni. Basti pensare che ieri è stato registrato un nuovo record da metà luglio con più di 49mila casi positivi su circa un milione di test. Stabile invece il dato sui ricoveri in ospedale, che si aggirano intorno ai 7mila, soprattutto grazie all'azione dei vaccini. Uguale il numero di morti, che in due giorni è sceso da 57 a 45. Un portavoce del premier Boris Johnson ha confermato la preoccupazione del governo, parlando di un periodo invernale che rischia di essere "impegnativo" per il Paese. Intanto sono già partite le terze dosi per gli over 50 e gli over 16 con fragilità.

 

 

 

A chiedere più chiarezza è stato l'ex commissario per gli alimenti e i farmaci Scott Gottlieb: "Servono ricerche urgenti per capire se questa Delta Plus sia più trasmissibile e abbia una possibile capacità di arginare l'immunità dei vaccini"..A tal proposito Francois Balloux, direttore dell'University College London Genetics Institute, ha dichiarato: "E' un ceppo potenzialmente più infettivo, che non è ancora confrontabile con quello che abbiamo visto con Alpha". A esprimere una certa apprensione, invece, è stato l'epidemiologo Andrew Hayward che ha definito "preoccupante" il tasso di contagi, non escludendo il timore che il servizio sanitario nazionale possa "tornare sotto forte pressione" in inverno.

 

 

 

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