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Cina, Omicron arriva a Pechino a tre settimane dalle Olimpiadi: giochi a rischio?

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La variante Omicron si diffonde a macchia d’olio. Il primo caso della nuova mutazione è arrivato a Pechino a sole tre settimane dall’inizio delle Olimpiadi invernali. Il contagio è stato scoperto nel distretto di Haidian, noto perché sede di diverse società tecnologiche. Nelle ultime settimane, inoltre, la capitale aveva avvertito e sollecitato i residenti chiedendo loro di evitare i viaggi se non necessari, proprio per contribuire alla riduzione del contagio. E così milioni di persone in tutto il Paese hanno ricevuto l'ordine di rimanere a casa nelle ultime settimane, con decine di voli interni cancellati e fabbriche chiuse.

 

 

 

Pang Xinghuo, un funzionario della municipalità, ha spiegato che è partito un primo ciclo di test nel complesso residenziale e nell'edificio dell'ufficio della persona contagiata. Il test di massa, inoltre, avrebbe rivelato sette infezioni per il momento.

 

 

 

La conferma dell’arrivo di Omicron a Pechino è stata data dalle autorità sanitarie cinesi. In ogni caso, non è solo la nuova variante a preoccupare. Numerosi focolai di contagi sono stati registrati nelle ultime settimane in diverse zone adiacenti. Le autorità, poi, hanno confermato la presenza di Omicron anche nella città di Shanghai. A tal proposito David Nabarro, inviato speciale per il Covid dell'Organizzazione mondiale della Sanità, sostiene che il virus porrà una situazione difficile per i prossimi tre mesi "almeno", ma "possiamo intravederne la fine". "Temo che siamo lungo una maratona ma non c'è modo di dire che siamo giunti alla fine, possiamo intravedere la fine all'orizzonte ma non ci siamo ancora. E ci saranno turbolenze prima di arrivarci", ha detto Nabarro a Sky News. 

 

 

 

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