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Ucraina, dopo il Vaticano la conferma dell'intelligence: "Nel mirino dei russi Santa Sofia"

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Nel mirino delle forze armate russe c'è la Cattedrale di Santa Sofia a Kiev. Patrimonio dell'Unesco e simbolo millenario della capitale ucraina e del cristianesimo slavo, "secondo l'intelligence potrebbe essere l'obiettivo di un attacco aereo". L'allarme è stato rilanciato dall'ambasciata ucraina presso la Santa Sede che arriva dalla Chiesa greco-cattolica ucraina (Ugcc). L'arcivescovo maggiore, monsignor Sviatoslav Shevchuk, invita "tutti i cristiani a pregare per il santuario spirituale dei popoli slavi ed esorta l'aggressore ad astenersi da questo orribile atto di vandalismo". "Possa Santa Sofia, la Sapienza Divina far rinsavire coloro che hanno deciso di commettere questo crimine", è l'invocazione dell'arcivescovo. 

 

Poco dopo l'allarme lanciato dall'ambasciata ucraina in Vaticano, lo stesso allarme sulle truppe russe che stanno preparando raid aerei sulla cattedrale di Santa Sofia a Kiev veniva ripreso dalla pagina Twitter del Parlamento ucraino.

 

Dichiarata patrimonio dell'Umanità nel 1990, l'imponente cattedrale di Santa Sofia, orgoglio e vanto della città con le sue cupole in oro e verde, gli edifici monastici e la Kiev Pechersk Lavra, monastero storico cristiano ortodosso conosciuto anche come Monastero delle Cave di Kiev, è il simbolo della millenaria capitale ucraina e dell'unità del Paese, al primo posto nei tesori da non perdere in tutte le guide turistiche.

 

 

Nel corso dei secoli ha subito diversi attacchi e incendi. Ma se davvero i russi dovessero bombardarla, come ha denunciato l'ambasciata ucraina presso la Santa Sede, il mondo perderebbe per sempre uno dei suoi tesori. Sarebbe davvero un atto vandalico orrendo. 

 

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