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Ucraina, "ammazzato il generale Sukhovetsky". Colpo mortale agli Spetsnaz di Putin: perché può essere una svolta

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Sarebbe morto in battaglia in Ucraina il generale russo Andry Sukhovetsky, comandante in capo della 41esima armata di Novosibirsk. Si tratta del famigerato corpo scelto degli Spetsnaz, il corpo d'elite dell'esercito russo, le "teste di cuoio" scese in Ucraina con un solo obiettivo: cercare, trovare e se possibile eliminare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e sua moglie Olena, decapitare la linea di comando ucraina e spianare il terreno alla soluzione politica caldeggiata dal Cremlino. Piazzare a Kiev un presidente-fantoccio, amico di Mosca e contrario sia all'ingresso del Paese nell'Unione europea e tanto più all'adesione nella Nato. Ci sarebbe già il nome del futuro  presidente: Viktor Yanukovich, filo-russo già presidente del Consiglio tre volte tra 2002 e 2007.

 

 

 

Su Twitter la voce corre veloce, si parla di annunci da parte dei portavoce delle truppe para-militari russe in Ucraina. "Se confermato, sarebbe una grande fonte di sconforto per l'esercito russo". Un esercito russo che i retroscenisti del fronte ucraino e occidentale definiscono già come "scorati, delusi, demotivati" quando non direttamente "disillusi e arrabbiati" con il presidente Vladimir Putin. Qualche giorno fa l'ambasciatore ucraino all'Onu aveva letto il messaggio inviato via smartphone da un soldato russo di stanza in Ucraina in risposta alla madre che dalla Russia gli chiedeva come stessero andando le esercitazioni in Crimea: "Ma quale Crimea, ci hanno mandato in Ucraina. Colpiamo anche i civili, è difficile qui. Ho paura, ci chiamano fascisti".

 

 

 

 

Sempre sui sociale ha fatto il giro del web il video di una civile ucraina con un soldato russo catturato: la donna lo rifocilla, gli porge un cornetto e un caffè e gli presta il telefonino per chiamare a casa i familiari. Una dimostrazione di umanità, certo, ma nella propaganda bellica anche un segnale di resa incondizionata. E sul fronte militare, fonti non ufficiali parlano di 3mila soldati russi morti in una sola settimana, più di quante siano state le vittime militari americane in 20 anni di occupazione in Afghanistan

 

 

 

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