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Ucraina, la guerra in diretta. Embargo petrolifero, Mosca contro Usa: "Rischio catastrofe". Kiev sotto assedio: distrutti due depositi petroliferi

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La città di Irpin, alla periferia nord-occidentale di Kiev e considerata tra i punti strategici per l'avanzata delle truppe russe verso Kiev, è senza elettricità, acqua e riscaldamento da più di tre giorni. Lo ha reso noto lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine, aggiungendo che i russi "hanno proibito agli abitanti di lasciare le proprie case". Poche ore fa, l'esercito ucraino ha denunciato che le truppe russe si stanno riorganizzando e ammassando risorse "per assaltare Kiev". Riprendono in tanto le trattative tra Mosca e Berlino in un clima internazionale sempre più teso. Il presidente ucraino Zelensky ha chiesto all'Occidente di inviare jet, il presidente russo Vladimir Putin ha chiarito che i paesi da cui partiranno i caccia ucraini saranno considerati ufficialmente "in guerra".  

Ore 21.45 Pentagono, avanzata russi verso Kiev in stallo 
L'avanzata delle forze russe verso Kiev rimane "in stallo". Lo ha assicurato ai media Usa un funzionario della difesa americana. "Crediamo che siano ancora fuori, l'avanzata principale è ancora bloccata fuori città", ha detto. "Non so dire oggi quanto siano lontani da Kiev", ha aggiunto. Alla fine della scorsa settimana, secondo il Pentagono le forze russe erano a circa 25 chilometri dal centro della capitale Ucraina

Ore 21.05 Joe Biden frena sull'embargo 
Joe Biden "non ha ancora preso alcuna decisione in questo momento" sull'embargo del petrolio russo: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki.

Ore 20.55 Petrolio, Mosca minaccia Usa
Gli Stati Uniti sono aperti ad andare avanti con il divieto delle importazioni di petrolio russo anche senza la partecipazione degli alleati europei. Il vicepremier russo Aleksandr Novak secondo l’agenzia Ria Novosti - commentando le voci -ha però sottolineato che l’esclusione del petrolio russo dai mercati internazionali porterebbe a "conseguenze catastrofiche", causando un balzo dei prezzi fino a 300 dollari al barile.

Ore 20.45 Kiev sotto assedio
Non c'è pace per Kiev. Continuano i combattimenti. Due aerei russi sono stati abbattuti sui cieli sopra Kiev. Ad annunciarlo, su Facebook, è il comandante in capo delle forze armate ucraine, il generale Valery Zaluzhny. Ma proseguono anche gli attacchi alla capitale: due depositi di petrolio sono stati colpiti.

Ore 19.59 Otto soldati ucraini uccisi in un raid 
Otto vittime tra i soldati ucraini in un raid aereo russo sulla regione di Mykolaiv. Lo ha reso noto il governatore della regione, Vitaly Kim, secondo cui altri 19 militari sono rimasti feriti dal lancio di un missile finito sulla loro caserma.

Ore 19.46 Negoziati, il quarto round
Un quarto round di colloqui tra Russia e Ucraina si terrà a breve in Bielorussia. Lo annuncia la delegazione di Mosca all'agenzia Tass. Da definire ancora il giorno

Ore 19.39 Mosca minaccia ancora l'Ucraina 
"Le nostre aspettative non sono state soddisfatte, ma i negoziati continueranno": così il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, citato dall'agenzia russa Tass. Mosca, aggiunge Medinsky, si augura che "domani i corridoi umanitari funzionino". "Non ci illudiamo di ottenere risultati definitivi nel prossimo round di colloqui, è un lavoro difficile", ha affermato invece Leonid Slutksy, altro negoziatore dl governo di Putin, citato a un'altra agenzia russa, Interfax.

Ore 19.20 Pentagono, altri 500 soldati in Europa. Salgono a 100mila
Il Dipartimento della Difesa americano ha ordinato l’invio di altri 500 soldati in Europa. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg citando un funzionario del Pentagono, secondo il quale gli Usa avranno circa 100.000 soldati in Europa.

Ore 18.59 Kiev, suonano ancora le sirene antiaeree
Proprio subito dopo la conclusione del terzo round di negoziati, nella capitale ucraina hanno ripreso a suonare le sirene. Lo ha annunciato la municipalità sul proprio profilo Telegram invitando i cittadini a nascondersi nei rifugi. Un segno chiarissimo da parte della Russia: continuano il massacro. 

Ore 18.55 Negoziati, finito il terzo round
Finito il terzo incontro tra negoziatori russi e ucraini, l'annuncio è stato fatto dall’ambasciata di Mosca in Bielorussia, citata dalla Tass. "Ci sono piccoli sviluppi positivi nel miglioramento della logistica per i corridoi umanitari", ha detto su Twitter il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak.

Ore 18.13 Kiev contro El Al: Accetta soldi sporchi di sangue
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba attacca la compagnia di bandiera israeliana El AL che accetta pagamenti attraverso il circuito bancario russo Mir, messo a punto proprio per evadere le sanzioni. "Mentre il mondo sanziona la Russia per le sue barbariche atrocità in Ucraina, alcuni preferiscono guadagnare denaro zuppo di sangue ucraino. Come la El Al", ha tuonato in un tweet Kuleba. «È immorale e un colpo per le relazioni ucraino israeliane", ha concluso furibondo

Ore 17.55 Cina alla Ue: sostenga negoziati seri
La Cina ancora in campo. Pechino infatti chiede alla comunità internazionale di sostenere Russia e Ucraina nella conduzione di "seri negoziati", non solo per continuare il dialogo, "ma anche per raggiungere un cessate il fuoco, la fine della guerra e la pace". Lo ha affermato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, nel corso di un colloquio telefonico con l'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per le Politiche Estere e di Sicurezza, Josep Borrell, sottolineando che "la priorità immediata è evitare una crisi umanitaria".

Ore 17.37 Distrutta colonna camion carburante russa
Una enorme colonna di camion carburante russi è stata colpita e completamente distrutta dall’esercito ucraino vicino a Pryluky. Un duro colpo all'avanzata delle forze di Putin, costrette ad attendere ulteriori rifornimenti

Ore 17.33 Zelensky, il consigliere: "Spericolato, non scapperò"
Volodymyr Zelensky è "Uno spericolato, nel senso buono della parola. Sicuramente non lascerà Kiev. Non ha paura. Crede di dover stare nel mezzo di tutto, nel cuore del Paese". Queste le parole del consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podoliak, in un’intervista rilasciata alla giornalista russa Yulia Latynina, citata dall’Ukrainska pravda. Podoliak ha poi parlato anche dei presunti tentativi di ucciderlo: "Il Times ha riferito di due attacchi alla vita del presidente. Penso che in realtà ce ne siano stati molti di più, perché nei primi tre giorni c’era solo quello come obiettivo primario. Ma lo stato maggiore della Federazione Russa non ci è riuscito e ora non ha più senso"

Ore 16.57 Bombardato panificio, 13 morti 
Almeno 13 persone sono morte nel bombardamento contro un panificio a Makariv ovest di Kiev: il bilancio è reso noto dai soccorritori ucraini. Altra strage di innocenti a pochi minuti dall'allarme e dalle sirene

Ore 16.48 Kiev, "andate nei rifugi se suonano sirene"
"Tenete sempre d'occhio gli annunci e tornate nei rifugi se la sirena dovesse tornare a suonare": questo l'allarme lanciato dal municipio di Kiev sul proprio profilo Telegram.

Ore 16:43 Corridoi umanitari, niente intesa
Fonti dai negoziati di Brest riferiscono che manca l'intesa sull'istituzione dei corridoi umanitari per evacuare i civili dall'Ucraina. Vladimir Putin li vuole solo diretti verso Russia e Bielorussia, condizione inaccettabile per gli ucraini. E così i civili sono destinati a pagare un ulteriore e inaccettabile prezzo in termini di sangue

Ore 16.32 Camion contro ambasciata russa a Dublino
Un camion si è schiantato contro i cancelli dell’ambasciata russa a Dublino e un uomo è stato arrestato. Lo ha reso noto polizia irlandese, secondo cui è stata avviata una indagine dopo il danneggiamento della proprietà. La sede diplomatica è stata teatro di proteste nei giorni scorsi per l’invasione russa dell’Ucraina. Gli investigatori considerano probabile che il gesto sia volontario

Ore 15.55 "L'aereo di Yanukovich in volo da Mosca a Minsk"
L'aereo privato di Viktor Yanukovich, l'ex presidente filorusso dell'Ucraina deposto dalla rivoluzione di Maidan del 2014, sarebbe volato da Mosca a Minsk, proprio in concomitanza con l'avvio del terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina in Bielorussa. A rivelarlo è l'Ukrayinska Pravda. Secondo l'intelligence, Yanukovich sarebbe il premier che Putin vorrebbe reinsediare al posto di Zelensky, dopo la fuga o l'uccisione di quest'ultimo

Ore 15.39 Peskov: Se Kiev accetta condizioni fermiamo offensiva
La Russia è pronta a fermare le operazioni belliche in Ucraina "in un attimo" se Kiev accetterà le condizioni di Mosca. Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un'intervista telefonica a Reuters. La Russia, ha aggiunto Peskov, chiede all'Ucraina di interrompere le azioni militari, incorporare la neutralità nella propria Costituzione, riconoscere la Crimea come territorio russo e riconoscere le repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk come Stati indipendenti.

Ore 15.15 Negoziati, via al terzo round
È iniziato il terzo round di colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev in territorio bielorusso. Lo riporta l'agenzia russa Tass.

Ore 15.10 Blinken: Nato pronta a tutto
La Nato è "pronta ad affrontare ogni genere di minaccia". Lo afferma il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, in conferenza stampa congiunta a Riga con il primo ministro lettone Arturs Krisjanis Karins. Blinken ha ricordato che la Nato "per la prima volta ha attivato la Response Force sul fianco esterno". Comunque sia, Blinken ha ribadito la contrarietà ad instaurare una no-fly zone sull'Ucraina, "poiché non vogliamo che il conflitto si allarghi"

Ore 15.08  Michel a Putin, stop immediato ositilità sui corridoi umanitari
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha chiesto a Vladimir Putin "di fermare immediatamente le ostilità e assicurare il passaggio umanitario sicuro e l'accesso agli aiuti". Lo riporta lo stesso Michel in un tweet in cui dà conto del suo colloquio telefonico con il presidente russo durante il quale ha anche "sottolineato la necessità di garantire la sicurezza delle centrali nucleari durante le ostilità in Ucraina". "Abbiamo convenuto di mantenere ulteriori contatti", ha concluso Michel.

Ore 14.50 Kiev: colpite 202 scuole e 34 ospedali
"I barbari del XXI secolo. La Russia ha danneggiato/distrutto 202 scuole, 34 ospedali, oltre 1.500 edifici residenziali. Più di 900 villaggi sono completamente senza luce, acqua e riscaldamento. L’esercito russo non sa come combattere contro altri eserciti. Ma è bravo invece a uccidere i civili": questa la denuncia pubblicata su Twitter da Mykhailo Podoliak, consigliere capo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Ore 14.30 Negoziati, arrivata la delegazione ucraina
La delegazione ucraina arrivata sul luogo dei negoziati per il terzo round di colloqui che dovrebbero iniziare a minuti.

Ore 14.23 - Mosca: Corridoi umanitari non funzionano per colpa di Kiev
Il capo negoziatore russo ha affermato che fino ad ora nessuno dei corridoi umanitari aperti per fare partire i civili dalle zone di guerra ha funzionato e ha accusato i "nazionalisti" ucraini di averli bloccati. Lo conferma Interfax. Il capo negoziatore ha detto che Mosca intende continuare a parlare di questo tema oggi in un nuovo incontro con la delegazione ucraina.

Ore 14.18 Tank russi ripresi tra i condomini a ovest di Kiev
Stando q auto emerge da un video geolocalizzato della Cnn, i tank russi stanno prendendo posizione in un’area densamente popolata appena a ovest di Kiev. Il video di 17 secondi sarebbe stata filmata da un residente in un condominio nel distretto di Irpin, luogo in cui le forze russe hanno sparato verso la capitale, tra ieri e oggi, uccidendo diversi civili. Nel video si vedono almeno cinque carri armati russi e i loro equipaggi a pochi metri da alti condomini.

Ore 14.10 Kiev: Colpita nave russa
La marina ucraina ha annunciato di aver colpito una nave russa nei pressi di Odessa. "Il nemico si è ritirato di nuovo", si legge in una breve dichiarazione su Facebook riportata da Sky News. Non è noto se ci siano vittime.

Ore 13.41: Zelensky-Michel, "discusso su Kiev nell'Ue" 
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto un nuovo colloquio telefonico con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Il due leader, ha riferito Zelensky su Twitter, hanno discusso "la minaccia agli impianti nucleari, il bombardamento di infrastrutture civili e critiche" e "dell'appartenenza dell'Ucraina all'Ue". "Il popolo ucraino lo merita", ha aggiunto Zelensky. 

Ore 13.37: Orban, "ok a truppe Nato sul confine"
Il premier ungherese Viktor Orban ha firmato un decreto che autorizza il dispiegamento di truppe Nato nell'Ovest del Paese e il trasferimento di armi verso altri Paesi dell'Alleanza mentre vieta il passaggio di armi sul territorio ungherese verso l'Ucraina. Lo ha riferito il capo di governo in un video diffuso dal portavoce. 

Ore 13.36: "A Mariupol castrofe umanitaria" 
"Mariupol è assediata. Mancano medicinali, alimentari, riscaldamento, e le condutture idriche centrali danneggiate. E' una catastrofe umanitaria". Lo afferma sul suo canale Telegram il consigliere del ministro degli Interni dell'Ucraina Anton Gerashchenko, che posta un video in cui si vede una lunga fila di persone per strada nei pressi di una grossa cisterna d'acqua. "Sul video inviatomi da Vadym Boichenco -dice Gerashchenko - si vedono i cittadini in fila per prendere l'acqua dalla cisterna una volta usata per irrigare le strade. I nazisti russi alla fine non hanno creato un corridoio umanitario. Vogliono distruggere la resistenza di Mariupol. Ma Mariupol non capitolerà mai!", scrive il consigliere. Che conclude: "Mariupol è la nostra San Pietroburgo assediata!". 

Ore 13.33: "Stanno accerchiando Dnipro" 
La Russia sta aumentando le risorse per "accerchiare" la città di Dnipro nell'Ucraina centrale, ha detto in un post su Facebook Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino. "Il comando delle forze di occupazione russe sta spostando la sua attenzione a sud, cercando di privare l'Ucraina dell'accesso al Mar Nero e al Mar d'Azov, cosa che, a loro avviso, creerà le condizioni per la repressione economica della Resistenza Ucraina", si legge nel post di Danilov . "Il nemico non rinuncia alle speranze di impadronirsi di Kiev e accumula risorse per circondare Dnipro", ha continuato, aggiungendo che il piano della Russia era di "circondare le principali città, dissanguare le forze armate ucraine e creare una situazione di catastrofe umanitaria per i civili". 

Ore 13.27: "Russi colpiscono terminal nell'area di Olvia"
Le forze russe hanno colpito l'area di Olvia, vicino Mykolayv. Lo ha annunciato il ministero delle Infrastrutture ucraino, specificando che i bombardamenti hanno preso di mira l'area di proprieta' della compagnia QTerminals Olvia, proveniente da Qatar. Non sono state registrate vittime dopo il bombardamento. 

Ore 13.16: Draghi, "Rischio di guerra mondiale? Per ora no"
"Ora non si vede" il rischio di una guerra piu' ampia. Cosi' il presidente del Consiglio, Mario Draghi, rispondendo alle domande dei cronisti italiani dopo aver incontrato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Ore 13.09: Blinken, "rafforzamento Nato nel Baltico"
La Nato intende rafforzare la propria presenza in Europa valutando un aumento delle sue postazioni permanenti nei Paesi baltici: lo ha detto a Vilnius il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken. "Continuiamo su questa linea, includendo il dispiegamento di forze aggiuntive, comprese forze americane, qui in Lituania", ha affermato Blinken precisando che arriveranno in Lituania e negli altri Stati baltici caccia F-35 e "diversi importanti equipaggiamenti" militari.



Ore 12.39: Mosca chiede protezione per i diplomatici russi in Francia 
La Russia ha chiesto a Parigi una protezione "adeguata" per i propri rappresentanti diplomatici in Francia, dopo aver segnalato un "attacco" con una molotov contro uno dei propri centri culturali a Parigi, in piena offensiva russa contro l'Ucraina. La Casa russa delle scienze e della cultura, situata nel centro della capitale francese, e' stata colpita nella notte tra domenica e lunedi' da una "bottiglia incendiaria", senza fare vittime, ha indicato su Telegram la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova. 

Ore 12.36: possibili negoziati a Gerusalemme
Il governo ucraino considera Gerusalemme come luogo possibile per lo svolgimento di negoziati con la Russia. Lo ha detto - secondo i media - l'ambasciatore ucraino in Israele Yevgen Kornichuk che ha ringraziato il premier Naftali Bennett e il suo governo per gli sforzi di mediazione di questi giorni. Kornichuk ha poi aggiunto di non essere sicuro che la mediazione sia stata utile, ma "il fatto che Bennett sia partito di sabato per parlare di pace è senza precedenti".

Ore 12.31: si dimette il direttore del Teatro Bolshoi 
Tugan Sokhiev, direttore principale del prestigioso Teatro Bolshoi, si è dimesso dopo aver subito pressioni per esprimere la sua opinione sull'invasione russa dell'Ucraina. "Prima di tutto devo dire la cosa più importante: non ho mai sostenuto e sarò sempre contrario a qualsiasi conflitto, in qualsiasi forma e forma", ha detto il conduttore russo in un post su Facebook. Ma si è dimesso senza dichiarare la sua posizione sul conflitto e ha anche lasciato il suo incarico di direttore dell'Orchestre National du Capitole de Toulouse in Francia, dove era stato sollecitato a chiarire le sue opinioni. "Oggi sono costretto a fare una scelta e scegliere uno della mia famiglia musicale rispetto all'altro. Mi viene chiesto di scegliere una tradizione culturale rispetto all'altra", ha detto. Ha detto che la sua decisione si basava sull'essere "costretto ad affrontare l'opzione impossibile di scegliere tra i miei amati musicisti russi e gli amati francesi".

Ore 12.29: Negoziati riprendono alle 15 
Il terzo round dei negoziati con la Russia e' previsto alle 14 GMT, ovvero alle 15 ore italiane. Lo ha annunciato su Twitter un membro della delegazione Ucraina, Mykhailo Podoliak. "Terzo round. Inizio alle 16 ore di Kiev. Delegazione invariata", si legge nel tweet. 

Ore 12.17: Taiwan, "incoraggiati dall'esempio Kiev" 
Taiwan elogia l'Ucraina per la resistenza alla Russia dopo l'invasione del Paese da parte delle truppe di Mosca. "L'indomito governo e il popolo ucraino combattono senza sosta", ha dichiarato il ministro degli Esteri dell'isola, Joseph Wu, citato dai media locali, durante una conferenza stampa sui soccorsi all'Ucraina, "e il popolo taiwanese, anch'esso oppresso dall'autoritarismo, e' stato incoraggiato e ha colto l'occasione per sottolineare: io sono ucraino!". La crisi in Ucraina vede i due lati dello Stretto su posizioni contrapposte, con la Cina che si offre di mediare tra Russia e Ucraina, ma senza condannare Mosca per l'invasione. Wu ha parlato in contemporanea con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi. L'alto diplomatico di Pechino ha respinto ogni tentativo di paragonare la questione di Taiwan - che Pechino considera parte del proprio territorio nazionale e che si dice pronta a "riunificare" con la Cina - con la crisi in Ucraina.

Ore 11.12: "Attacchi ai civili, verso nuove sanzioni contro la Russia"
"Le sanzioni Ue attuali sono molto forti, e vediamo che c'è una tendenza alla crisi economica in Russia. In UCRAINA il Cremlino sta attaccando ancora civili, donne e bambini. Quindi, dobbiamo preoccuparci di altre sanzioni per affrontare questa situazione". Lo ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, nel corso di un punto stampa congiunto a Bruxelles con Mario Draghi, presidente del Consiglio.

Ore 11.10: Borsa di Mosca resta chiusa 
Continua a restare chiusa la Borsa di Mosca. La Banca centrale russa ha sospeso le negoziazioni e i regolamenti in tutti i mercati valutari fino a martedi' 8 marzo. Si tratta della piu' lunga chiusura nella storia moderna del paese, nel tentativo di impedire alle risorse russe di subire forti perdite nel bel mezzo delle severe sanzioni occidentali imposte per l'invasione dell'Ucraina. Il Moex e' stato ora sospeso dalla World Federation of Exchanges, la principale associazione mondiale di categoria per le borse. Dall'ultima apertura oltre una settimana fa, le azioni russe quotate a Londra hanno perso piu' del 90% del loro valore prima di essere sospese. E i fornitori di servizi finanziari sono pronti a rimuovere i titoli russi da indici ampiamente tracciati. Inoltre, diversi Etf focalizzati sulla Russia hanno fallito o sono stati sospesi dal trading e dalla creazione di nuove azioni, con L'etf VanEck Russia quotato negli Stati Uniti che ha perso il 64% la scorsa settimana. 

Ore 11.06: il crollo del rublo
Il rublo si e' deprezzato fino a un nuovo minimo storico: occorrono 132 rubli per un dollaro nel commercio offshore, sulla scia dei timori che un embargo petrolifero potrebbe schiacciare l'economia russa, colpendo la principale fonte di entrate per Mosca. Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha annunciato ieri che gli Stati Uniti e i loro alleati stanno valutando il divieto delle importazioni russe di greggio e gas come ulteriore rappresaglia per l'invasione dell'Ucraina. Il rublo ha perso piu' del 60% del suo valore da quando e' iniziato l'attacco russo all'Ucraina, poiche' con le sanzioni le nazioni occidentali hanno tagliato il Paese fuori dal sistema finanziario globale e preso di mira le principali istituzioni russe, con le principali agenzie di rating che hanno declassato il rating del paese a "spazzatura". La Banca centrale russa ha risposto con un aumento del tasso ufficiale piu' che raddoppiato al 20% e ha imposto una serie di misure alle imprese private e ai privati per stabilizzare la sua valut. Senza successo. 

Ore 10.43:"Gazprom, continuano forniture in Europa"
La compagnia statale russa Gazprom continua a fornire gas attraverso l'Ucraina allo stesso volume del contratto a lungo termine (109,6 milioni di metri cubi al giorno). Lo ha riferito l'agenzia di stampa russa Prime, citando la societa'. "Gazprom sta inviando gas russo attraverso il territorio ucraino in modalita' standard, in linea con le richieste dei consumatori europei, al livello di 109,6 milioni di metri cubi al 7 marzo", ha affermato il portavoce di Gazprom, Sergei Kupriyanov.

Ore 10.38: Giappone verso lo stop al petrolio russo 
Il governo giapponese sta considerando un possibile divieto sulle importazioni di petrolio dalla Russia. A riferirlo è l'agenzia di stampa Kyodo, citando fonti governative. Il primo ministro Fumio Kishida ha già esposto il caso al parlamento perché il Giappone agisca in tandem con l'Occidente nella sua risposta all'invasione della Russia in UCRAINA. "Non dovremmo pensare che sia un problema di qualcun altro in Europa. L'ordine internazionale, che include l'Asia, è stato scosso", ha detto Kishida. Il Giappone, in linea con l'Occidente, ha già imposto sanzioni alla Russia. Il suo governo terrà d'occhio anche le azioni di politica estera di Russia e Cina, che hanno stretti legami, ha detto. I rapporti dei media giapponesi hanno suggerito che è sempre più probabile che Tokyo ridefinisca il suo rapporto con la Russia nella sua revisione della strategia di sicurezza nazionale prevista per la fine dell'anno. Negli ultimi anni, il Giappone ha sostenuto la cooperazione con Mosca nei settori della sicurezza e dell'energia come parte della sua strategia di sicurezza. 

Ore 10.30: Salvini in volo per Varsavia
Il leader della Lega Matteo Salvini, secondo quanto si apprende, è in viaggio verso la Polonia in direzione Varsavia. Salvini dovrebbe recarsi ai confini con l'Ucraina come lui stesso aveva annunciato nei giorni scorsi.

Ore 10.28: Kiev, "corridoi verso la Russia inaccettabili"
L'apertura di corridoi umanitari secondo la proposta russa e' inaccettabile per la parte Ucraina. Questa posizione e' stata affermata dalla vice primo ministro e ministro per la reintegrazione dei territori non controllati, Irina Vereshchuk, citata dalle agenzie russe. "L'opzione dei russi per corridoi umanitari e' inaccettabile", ha dichiarato in un briefing. 

Ore 9.54: "Verso 5 milioni di profughi" 
"Dobbiamo prepararci ad accogliere attorno ai cinque milioni di rifugiati". E' la previsione fatta da Josep Borrell, Alto rappresentante della politica estera della Ue, da Montpellier in Francia dove partecipa ad una riunione dei ministri dello Sviluppo della Ue. 

Ore 9.18: "Russia prende di mira le comunicazioni di Kiev 
La Russia sta prendendo di mira l'infrastruttura delle comunicazioni dell'Ucraina. Lo affermano i media britannici citando fonti dell'intelligence di Londra. L'obiettivo è quello di "ridurre l'accesso dei cittadini ucraini a notizie e informazioni affidabili". 

Ore 9.15, "Putin finirà per radere al suolo l'Ucraina" 
Il presidente russo, Vladimir Putin, finirà per "radere al suolo" l'Ucraina ma l'unico risultato sarà il consolidamento del Paese invaso come nazione indipendente. Lo ha detto l'ex presidente del governo socialista spagnolo, Felipe Gonzalez, in un'intervista all'emittente televisiva "La Sexta", spiegando che sebbene ci vorrà molto tempo per questo processo "non si può tornare indietro". Gonzalez ha spiegato che se fosse attualmente presidente del governo non invierebbe truppe in Ucraina perché "non è una decisione che né l'Ue né la Nato possono prendere", prevedendo che la guerra "durerà molto tempo" in quanto gli ucraini "non si rassegneranno a mettere gli stivali di Putin intorno collo". L'ex premier spagnolo ha accusato i leader politici che sostengono il presidente russo, tra i quali ha il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, il brasiliano Jair Bolsonaro e il nicaraguense, Daniel Ortega, definendoli "figli di Putin".

Ore 9.15: "Aeroporto di Vinnytsia bombardato, 9 morti" 
A Vinnytsia continua la ricerca di persone sotto le macerie dell'aeroporto bombardato ieri dai missili russi. Finora sono state ritrovate 15 persone, di cui 9 morte, secondo quanto riferisce su Facebook il servizio di emergenza ucraino nella regione di Vinnytsia. "Continuano le ricerche di persone sotto le macerie dell'aeroporto vicino al paese di Gavryshivka nel distretto di Vinnytsia. Alle 7 del mattino del 7 marzo, 15 persone sono state ritrovate dalle macerie degli edifici dell'aeroporto di Vinnytsia, di cui 9 morti (5 civili e 4 militari) mentre sono in corso le operazioni di ricerca", si legge nel comunicato. L'aeroporto di Vinnytsia è stato colpito dal fuoco di otto missili lanciati presumibilmente dalla regione del Mar Nero. A seguito del bombardamento è scoppiato un incendio nei magazzini e l'edificio amministrativo dell'aeroporto è stato distrutto. 

Ore 9.15: "Mosca sta preparando la disconessione web" 
La Russia starebbe iniziando i preparativi per disconnettersi dall'Internet globale. E' la notizia rilanciata dal profilo di Nexta tv su Twitter e anche da un profilo legato ad Anonymous, sempre su Twitter, che si chiama @LatestAnonPress. L'operazione avverrebbe entro l'11 marzo. L'account di Nexta tv pubblica due pagine di documenti in russo e spiega che tutti i server e i domini devono essere trasferiti nella zona russa, inoltre si stanno raccogliendo dati dettagliati sull'infrastruttura di rete dei siti.

Ore 9.13: Pechino, "amicizia con Mosca solida come una roccia"
L'amicizia tra Pechino e Mosca "solida come una roccia". Lo ha assicurato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, nonostante la condanna internazionale dell'invasione russa dell'Ucraina. "L'amicizia tra i due popoli è solida come una roccia e le prospettive per una futura cooperazione sono immense", ha detto Wang aggiungendo che la Cina è pronta a partecipare "se necessario" alla mediazione internazionale per risolvere il conflitto in Ucraina. 

Ore 8.40: Polonia, oltre un milione di profughi
Sono oltre un milione - un milione e 67mila per la precisione - gli ucraini fuggiti in Polonia dall'inizio dell'intervento armato delle forze russe nel loro Paese, il 24 febbraio, con 142.300 arrivi nella sola giornata di ieri. Lo ha annunciato la Guardia di frontiera polacca. Quest'ultima ha già fatto sapere di prevedere per oggi un'altra ondata massiccia di arrivi. "Traffico in aumento sulla frontiera polacco-ucraina", si legge sul profilo Twitter ufficiale, "Oggi alle 7.00, 42mila persone sono arrivate in Polonia dall'ucraina".  

Ore 8.25: "Ucciso il sindaco di Gostomel"
Le forze russe hanno ucciso a colpi di arma da fuoco il sindaco di Gostomel, vicino Kiev, Yuriy Prilipko. L'uomo e' morto mentre distribuiva cibo e medicine, lo riporta la testata Rbc-Ukraina, rilanciando l'annunciato arrivato via Facebook dal consiglio comunale di questo insediamento urbano da poco più di 15mila abitanti ma sede di un aeroporto per il trasporto merci e fin dai primi giorni dell'invasione russa al centro dei combattimenti. "Yuri Ilyich Prilipko, è morto distribuendo pane agli affamati e medicine ai malati, confortando gli bruciati e confortando i disperati. Per questo, insieme ai suoi due è stato ucciso dagli occupanti", si legge nel messaggio, "è morto per la comunità, è morto da eroe". In precedenza si era diffusa la notizia che il sindaco di Bucha, Anatoly Fedorik, è stato ferito durante il tentativo di apertura di corridoi umanitari.

Ore 8.00: Xi Jinping, "mondo in fase di turbolenti cambiamenti"
Il presidente cinese, Xi Jinping, manifesta preoccupazione per l'attuale situazione internazionale, pur senza citare la guerra in Ucraina, a margine dei lavori della sessione plenaria della Conferenza consultiva politica del popolo cinese (Ccppc), l'organo consultivo del Parlamento. "La situazione internazionale continua a subire profondi e complessi cambiamenti", ha dichiarato in un incontro con esponenti del mondo agricolo, giunti a Pechino per i lavori annuali della Ccppc. "La globalizzazione economica incontra correnti avverse e il gioco tra le grandi potenze diventa sempre piu' agguerrito e il mondo e' entrato in un nuovo periodo di turbolenti cambiamenti", ha detto Xi, citato dall'emittente televisiva statale cinese, China Central Television. Nonostante questo scenario, ha proseguito il presidente, lo sviluppo della Cina "presenta ancora molte condizioni strategiche favorevoli". 

Ore 7.56: Anonymous, "colpite le stazioni tv russe"
Il collettivo di hacker Anonymous afferma di aver violato le trasmissioni della TV di stato russa per mostrare filmati della guerra in Ucraina. In un post su Twitter, Anonymous ha affermato di aver violato canali tra cui Russia 24, Channel One e Moscow 24, oltre ai servizi di streaming russi Wink e Ivi. La BBC non è stata in grado di verificare in modo indipendente queste affermazioni. In un post separato, il gruppo ha affermato di essere coinvolto "nella più grande operazione anonima mai vista", aggiungendo che è preoccupato che alcuni governi possano vederlo come una minaccia e condurre operazioni per screditarlo. "Ricordati di noi quando vari poteri rivolgeranno la loro attenzione verso di noi, perché accadrà", ha detto Anonymous. "Possiamo cambiare il mondo in meglio. Questa è sempre stata l'idea".

Ore 7.52: Mosca, "la pace dipende da Cremlino e Berlino"
La pace nel continente europeo dipende dalle relazioni tra la Russia e la Germania. Lo ha affermato il direttore del terzo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Oleg Tjapkin, in un'intervista all'agenzia di stampa "Ria Novosti". Il diplomatico spera inoltre che alla fine possa prevalere il buonsenso e che Berlino riesca a capire "l'inutilita' di bruciare i ponti" con Mosca. Tjapkin ha poi osservato che, malgrado l'acutezza degli attuali disaccordi, Russia e Germania resteranno vicine in Europa. 

Ore 7.44: Corridoi umanitari verso Russia e Bielorussia
Alcuni dei corridoi umanitari annunciati da Mosca in Ucraina prevedono l'evacuazione di civili verso la Russia e la Bielorussia. Secondo il comunicato del ministero della Difesa diffuso dalle agenzie russe, il corridoio da Kiev portera' a Gomel, in Bielorussia, con la possibilita' per i civili in fuga di essere trasferiti in aereo in Russia. Da Mariupol sono previsti due 'percorsi': verso Rostov sul Don, in Russia, e Zaporizhzhia, in Ucraina. Due tragitti sono stabiliti anche da Sumy; verso la russa Belgorod e l'Ucraina Poltava. A Belgorod si dirige anche l'unico corridoio possibile per evacuare i civili da Kharkiv. La Russia ha annunciato, inoltre, di aver informato dei piani di evacuazione della popolazione le strutture internazionali competenti di Onu, Osce, e Croce Rossa internazionale.

Ore 7.26: bombardamenti russi su Mykolaiv
Un attacco russo avrebbe avuto luogo alle prime ore di oggi contro la città di Mykolaiv, vicino al Mar Nero, nell'Ucraina meridionale. Secondo quanto riferito dal Guardian, le forze russe hanno bombardato la città con il fuoco dell'artiglieria, appena un giorno dopo che le truppe ucraine le avevano respinte fuori dai confini della città. I lampi del bombardamento hanno illuminato il cielo notturno lungo un'ampia fascia della città anche se non è ancora immediatamente chiaro quale fosse l'obiettivo preciso dell'attacco. Dopo una feroce battaglia di tre giorni, le truppe ucraine che difendevano la città avevano spinto le forze russe fuori Mykolaiv e ripreso il controllo dell'aeroporto. La città è stata relativamente calma ieri, con pedoni e traffico che sono tornati nelle strade, fino a quel momento in gran parte deserte. Mykolaiv ha uno dei tre porti più grandi dell'Ucraina e ostacola le truppe russe mentre marciano a ovest lungo la costa del Mar Nero in direzione di Odessa.

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