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Volodymyr Zelensky, "sono il premier ucraino". E invece... il Cremlino umilia Boris Johnson, un caso clamoroso

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Ben Wallace e Priti Patel, rispettivamente ministri britannici della Difesa e degli Interni, sarebbero stati presi di mira da degli  "impostori russi" che avrebbero organizzato video chiamate con un sosia del primo ministro ucraino, Denys Smihal, per "sottrarre informazioni" utili per il conflitto in corso nel Paese dell'est Europa e "causare imbarazzo".

 

 

La chiamata era stata programmata attraverso una richiesta a un dipartimento governativo tramite un'e-mail, probabilmente falsa, a nome di un collaboratore dell'ambasciata ucraina, rivela Tgcom. Ma il ministro Wallace si sarebbe intrattenuto per diversi minuti parlando di argomenti cruciali con chi l'aveva contattato prima di rendersi conto che dall'altra parte non c'era Smiela, ma qualcuno che gli somigliava molto e tentava di imitarlo.

 


 Wallace accusa il Cremlino di usare "sporchi trucchi" per estorcere informazioni, pur precisando "di aver fornito risposte vaghe e non compromettenti", ma teme che la chiamata possa comunque venir usata dalla propaganda russa e anche per questo è stata avviata una inchiesta. Patel invece ha descritto la video chiamata beffa come un "patetico tentativo in tempi così difficili di dividerci", ma nel suo caso non si sa quanto esattamente sia durata la conversazione. Per il viceministro della Difesa, James Heappey, il suo superiore, quindi Wallace, è "molto seccato" per quello che non sarebbe dovuto accadere. Un brutto colpo per il premier Boris Johnson.

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